Nelle settimane scorse si è alzato un polverone sulla faccenda Path per quanto riguarda una funzione nascosta che salvava su alcuni server la nostra intera rubrica. Il problema però non è solo Path, poichè questa modalità di salvataggio è diventata ormai uno standard su molte applicazioni.
Facebook, Twitter, Foursquare, Instagram, Foodspotting, Yelp e Gowalla sono solo un esempio delle tante applicazioni che salvano sui loro server i nomi, le e-mail e i numeri di telefono dei nostri contatti. Molte di queste lo fanno senza chiedere l’autorizzazione, altre hanno da poco aggiunto questa funzione dopo il “caso” Path.
Gli sviluppatori di queste applicazioni si difendono dicendo che i dati trasmessi sono criptati e quindi anche se qualcuno dovesse intercettarli, non se ne farebbe nulla. E’ stata però fatta un’analisi approfondita dei dati trasmessi ed è risultato che molte applicazioni non mascherano questi dati e quindi chiunque potrebbe appropriarsene.
La questione è abbastanza seria, perchè la nostra rubrica è un qualcosa di personale, di privato e che non dovrebbe essere divulgato o salvato da qualche parte a nostra insaputa. Infatti quando una persona ci fornisce il cuo contatto, ci si assicura che non faccia il giro del mondo senza che il diretto interessato non lo sappia.
Le domande da porsi in questo caso sono due: quanto siano vulnerabili i nostri dati privati e quanto dovremmo preoccuparci? Ovviamente si ha fiducia nelle buone intenzioni degli sviluppatori, ma non sempre è così e bisogna fare attenzione a chi stiamo fornendo i nostri dati. Apple, come vi abbiamo riportato stamattina, dal suo canto ha garantito che si impegnerà maggiormente per il rispetto della nostra privacy, tuttavia un occhio d’attenzione è sempre consigliato.
Via | Venturebeat
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