Il colosso finlandese, che per anni ha dominato il mercato della telefonia, ha spostato l’assemblaggio dei suoi smartphone in Asia per via della troppa competizione con le aziende rivali come Apple.
La crisi ha colpito anche le grandi multinazionali, e dopo la crisi di RIM, questa volta tocca alla famosissima Nokia. La società taglierà 4mila posti di lavoro in Ungheria, Messico e Finlandia, per spostare le produzioni dei suoi device in Asia, dove la manodopera ha un prezzo nettamente inferiore.
Inoltre, costruendo i propri telefoni in Asia, gli stabilimenti saranno più vicini al consumatore finale, così da abolire (o diminuire) molte altre spese. Questo cambiamento arriva in un periodo difficile per l’azienda finlandese, dove il mercato è dominato da Apple e Samsung, ed affermarsi risulta davvero difficile. Basti pensare che l’anno scorso la società ha perso 1,2 miliardi di euro.
Niklas Savander, vicepresidente esecutivo per il mercato ha rilasciato la seguente dichiarazione:
Lavorando in stretto contatto con i nostri fornitori, siamo convinti che saremo in grado di introdurre innovazioni nel mercato più rapidamente e in ultima analisi, di essere più competitivi. Comprendiamo che i cambiamenti pianificati sono difficili per i nostri dipendenti e siamo impegnati a sostenere il nostro personale e le comunità locali durante la fase di transizione.
La riduzione del personale avverrà in modo graduale, e terminerà a fine 2012. Nokia comunque offrirà un programma di sostegno, comprendendo un sussidio finanziario e l’assistenza per il reimpiego.
Via | IlGiornale
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