In seguito agli spiacevoil inconvenienti del bug che colpisce iMessage, Apple ha deciso di risarcire le vittime della violazione di privacy provocate dal bug, ma non prima di mesi di richieste di risarcimento.
In particolare ci si riferisce alla storia di un cliente anonimo i cui amici, dopo il furto dell’iPhone, la disattivazione della scheda SIM e la cancellazione di tutti i dati tramite l’applicazione Find My Phone, hanno detto che continuando ad inviare messaggi col sistema implementato da Apple su iOS 5, questi venivano correttamente consegnati.
Dopo circa 6 settimane dal furto, periodo durante il quale Apple ha cercato soluzioni alternative al problema, la società è giunta ad una soluzione definitiva:
Apple è stata finalmente in grado di inviare a distanza un ‘codice’ di spegnimento per l’iPhone rubato, al fine di far cessare la ricezione di messaggi. Questo è il risultato di un team di ingegneri che ha lavorato appositamente su come risolvere il problema.
Dopo che il problema è stato risolto, il cliente ha continuato ad insistere sulla questione del risarcimento a causa del lungo periodo atteso per la completa risoluzione del problema con conseguente ampia violazione della privacy. Dopo una lunga discussione telefonica con un legale Apple, alla vittima è stato offerto un iPod Touch a titolo di risarcimento per il disturbo.
Apple non ha ancora commentato la questione, ma una teoria è che i server di iMessage colleghino in modo permanente il numero UDID di ogni dispositivo ad un ID Apple, permettendo che i messaggi continuino ad essere inviati ad un iPhone fino alla disattivazione manuale dalle impostazioni dello smartphone, compito impossibile da eseguire su un telefono rubato.
Via | MacRumors
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