Apple ha appena aggiornato la sua End User License Agreement (EULA) per l’applicazione iBooks Autor, e le modifiche delineano con chiarezza soprattutto un passaggio riportato precedentemente dall’azienda di Cupertino. I prodotti creati in tramite iBooks Autor possono essere venduti fuori dall’iBook Store?
Apple ha chiarito, aggiornando i termini dell’EULA, che punta a vendere il formato senza pretenderne il contenuto, né limitare in alcun modo gli autori riguardo altre vie per distribuirlo.
iBooks Autor, rilasciato insieme alla novità dei Textbook in iBooks il mese scorso, aveva creato immediatamente moltissime polemiche per via di alcune restrizioni che andavano a danneggiare gli autori di testi su tale piattaforma.
L’incertezza derivava dal linguaggio di Apple nel contratto, con i critici convinti che Apple stesse cercando di rivendicare i diritti sui contenuti di tutti i libri creati per l’iBooks Store. Questi hanno iniziato quindi a fare pressione ad Apple chiedendo come fosse possibile che il contenuto non potesse uscire all’infuori del suddetto negozio virtuale.
Il contratto di licenza, soprattutto nella sezione 2, inizialmente riportava queste parole:
Se il per il lavoro è previsto un pagamento (anche come parte di qualsiasi abbonamento prodotto o servizio), questo si può distribuire solamente attraverso Apple e si deve preventivamente stipulare un accordo scritto separato con la stessa (o un affiliato Apple o sussidiaria) prima che possa avvenire ogni altra distribuzione commerciale del lavoro.
Il nuovo aggiornamento risulta così modificato nella sezione 2:
Se per il lavoro è previsto un pagamento (anche come parte di qualsiasi abbonamento prodotto o servizio) e include i file nel formato iBook generato utilizzando iBooks Autor, il lavoro può essere distribuito solo tramite Apple, e tale distribuzione sarà oggetto di un separato contratto scritto con Apple (o un affiliato Apple o sussidiaria), a condizione, tuttavia, che questa restrizione non si applichi al contenuto del lavoro distribuito sotto una forma che non include i file in formato .iBook. Si mantengono tutti i diritti del contenuto dei lavori, e si possono distribuire tali contenuti con qualsiasi mezzo, quando questo non sia condiviso in formato .iBook generato da iBooks Autor.
Il nuovo accordo di Apple spiega che l’azienda non intendeva limitare la distribuzione dei contenuti ma solo il formato .iBooks, e gli utenti che utilizzano il software iBooks Autor possono tranquillamente distribuire i loro lavori nella forma che desiderano, partendo da altri store online di libri digitali fino alla carta stampata. I file in formato .iBooks invece non potranno essere caricati o distribuiti altrove se su iBooks Store dovessero essere disponibili a pagamento.
Via | 9to5mac
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