Il volume di applicazioni disponibili sull’App Store è sempre stato un punto a favore di iOS. Per coloro che utilizzano l’iPad o iPhone sul posto di lavoro, vi è una sempre crescente disponibilità di applicazioni in grado di migliorare la produttività.
Ma la vera comodità dei dispositivi iOS è il sistema di download delle applicazioni, che permette di acquistare e scaricare l’app che preferiamo sul nostro dispositivo semplicemente con un tocco. Questo sistema però causa qualche grattacapo alle aziende. Negli ambienti aziendali la maggior parte delle applicazioni per i computer vengono acquistate utilizzando licenze a volume e divengono quindi di proprietà dell’azienda.
Su iOS invece, gli acquisti sono collegati a un ID Apple e diventano di proprietà della persona fisica che ha effettuato l’acquisto. Il problema per le aziende è di tipo burocratico poiché in caso di dispositivi di proprietà del cliente ma utilizzati per finalità lavorative, sarebbe necessario includere nei rimborsi spese dei dipendenti anche le applicazioni che essi acquistano per conto dell’azienda.
Apple da parte sua permette di acquistare più applicazioni e fornire poi i codici redeem di iTunes che possono quindi essere distribuiti agli utenti. Gli utenti inseriscono quindi il codice e possono così scaricare l’applicazione, un po’ come avviene per le applicazioni che si ricevono in regalo. In questo caso il datore di lavoro si occupa dell’acquisto, ma la responsabilità dell’installazione delle app rimane all’utente.
Questo metodo però non è visto come una soluzione accettabile nella maggior parte dei casi, poiché questa tipologia di acquisto non permette una corretta fatturazione delle licenze, problema non da poco per le aziende che devono porre particolare attenzione alla contabilità.
Se però ci si pensa, quasi tutte le imprese si trovano quotidianamente a dover gestire situazioni molto simili a questa: se un dipendente usa il proprio veicolo personale per le commissioni di lavoro, ha diritto al rimborso per il chilometraggio percorso. Se con la carta di credito aziendale i dipendenti fanno acquisti che sono legati all’attività lavorativa, le spese vengono conteggiate e aggiunte alla contabilità aziendale.
Quindi dal punto di vista tecnico, non c’è ragione per cui l’acquisto di applicazioni all’interno di un’azienda debba essere un’operazione diversa dalla gestione di altri tipi di rimborsi al personale dipendente.
Anzi, questo sistema potrebbe paradossalmente essere migliore. Se le applicazioni vengono acquistate dall’azienda in un’unica soluzione, la stessa sarebbe responsabile solo della distribuzione di codici redeem. Se invece sono gli stessi dipendenti che le acquistano e le installano sui propri dispositivi, l’azienda dovrebbe semplicemente effettuare un rimborso spese, come accade per le altre attività.
Certamente vi è ancora molta diffidenza poiché in ambito aziendale è molto difficile che i cambiamenti avvengano in tempi brevi, sopratutto quando si tratta di licenze e libri contabili. Tuttavia è possibile che in futuro Apple riesca a rivoluzionare anche questo settore di mercato.
Via | CultOfMac
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