L’ex CEO di Apple, Steve Jobs, al momento della creazione del primo team di sviluppo dell’iPhone non era tanto concentrato sulle qualità tecniche del dispositivo ma più sul creare una corrente motivazionale all’interno del gruppo. La missione era “semplice”: la gente non avrebbe mai dovuto uscire di casa senza il proprio dispositivo.
L’aneddoto è raccontato da Bob Borchers, ex ingegnere capo al marketing dell’iPhone, durante una lezione presso una scuola californiana. La sfida iniziale, racconta Bob, non era basata su quale tecnologia potessimo implementare nel nuovo prodotto. Era definito il fine ma non ancora il mezzo. L’obietto era il realizzare un telefono per il quale la gente si innamorasse completamente. Un oggetto che fosse talmente integrato con la vita quotidiana a tal punto che molti avrebbe preferito lasciare il portafoglio a casa piuttosto che il loro iPhone.
“Ora, se sei veramente un ingegnere, sai cosa intendo dire?” disse Jobs a Borchers.
Borchers dichiara che è stato proprio il concentrasi su aspetti semplici e fondamentali a decretare il successo di molti prodotti Apple. Prestare attenzione ai dettagli, rompere gli schermi, quel “Think Different” che rappresentava il modo di pensare di Jobs, nel quale possiamo vedere gli stessi atteggiamenti assunti da ragazzino, fatti di provocazioni e carica motivazionale, come svela Walter Isaacson nel suo celeberrimo libro. Il concetto del portare “internet in tasca” era ancora un concetto un po’ estraneo per l’epoca. L’idea di applicazioni scaricabili, GPS e integrazione voce non erano ancora stati lontanamente previsti al momento della costituzione del team.
Borchers racconta anche una curiosità sullo schermo del primo iPhone. Il modello originale era stato progettato con uno schermo di plastica ma poco prima del suo debutto Jobs radunò la squadra e mostrò il suo scetticismo sul materiale utilizzato in quanto avrebbe si protetto lo schermo sottostante ma a lungo andare si sarebbe graffiato, per esempio con le chiavi in tasca o altri oggetti. Questo ha spinto il team a riprendere il progetto del Gorilla Glass che alla fine si rivelò la soluzione adottata. Borchers conferma anche l’ossessione maniacale di Jobs per l’imballaggio: “non sarà una perdita di tempo perchè la comunicazione che darà ai consumatori del prodotto sarà quella di un oggetto speciale” diceva Steve.
L’ex addetto marketing ha poi mostrato agli studenti un paio di pubblicità sul primo iPhone, spiegando che l’ora è sempre fissata sulle 9.42 A.M. perché rappresenta il momento in cui l’iPhone è stato presentato. Infine Borchers racconta di come il numero di telefono usato per dimostrare la funzione di ricerca di Google Maps in uno dei suoi primi spot è quello di un ristorante chiamato Pacific Catch a San Francisco nel quale è possibile degustare la loro specialità: un piatto di calamari denominato “iPhone Special”.
Via | AppleInsider
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