Il nuovo CEO di Sony guarda ad Apple per le future strategie di business: Kazuo Hirai vuole una maggiore integrazione tra hardware, servizi e software e un processo decisionale più controllato dall’alto.
Il colosso giapponese dell’elettronica ha annunciato per il quarto anno consecutivo conti in rosso, con una perdita operativa, per il terzo quadrimestre del 2011, di 1,2 miliardi di dollari americani. Si capisce quindi il recente cambio ai vertici, con la sostituzione di Howard Stringer e la nomina unanime di Kazuo Hirai in veste di CEO.
Ed è proprio il nuovo amministratore delegato, che entrerà in carica il 1° Aprile, ad illustrare la nuova strategia di Sony Corporation: “Non possiamo continuare ad essere solo dei grandi fornitori di hardware”.
Sembra quindi che la compagnia nipponica voglia dare una grande svolta alla sua strategia per il futuro, e le parole di Hirai ci suggeriscono che da ora Sony si proporrà non solo come un qualsiasi produttore di hardware, ma anche fornitore di software e servizi integrati.
Proprio in seguito a queste dichiarazioni è sorto spontaneo il confronto con Apple, per eccellenza creatrice non solo di hardware o software, ma capace di dare vita a simbiosi perfette tra i due, in maniera, oltretutto, davvero innovativa. Basti ricordare di come, dopo aver trovato il successo con iPod, Apple non rimase seduta sugli allori, ma s’impegnò a rivoluzionare prima il settore della vendita musicale, con iTunes Music Store, passò a quello della telefonia mobile, con iPhone e terminò con il settore tablet, grazie ad iPad.
Non tutti nella compagnia, però, sembrano essere d’accordo con il nuovo CEO, che ha dichiarato a proposito: “Non penso che tutti saliranno a bordo”. Certo è che per Sony è necessario un deciso cambio di rotta, essendosi dimostrata davvero poco reattiva nel presentare prodotti in linea col mercato: il primo tablet di Sony è stato consegnato ad Ottobre 2011, più di un anno dopo la commercializzazione di iPad!
Dal punto di vista dei televisori, Sony cerca invece da tempo di prevenire un possibile attacco di Apple. A fine 2011 Stringer disse di non avere dubbi sul fatto che Steve Jobs avesse in mente un sistema tv innovativo e ammise che da cinque anni stava costruendo una piattaforma per battere un’eventuale scesa in campo della Mela.
La spunterà Apple, lanciandosi in un business tutto nuovo, o Sony, da sempre impegnata (anche se con sette anni consecutivi di perdite) nell’industria dei televisori?
Via | AppleInsider
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