Dopo le pressioni degli investitori per far “abdicare” i vecchi co-CEO e co-Presidenti di RIM Jim Balsillie e Mike Lazaridis, il consiglio di amministrazione ha deciso per la nomina di Thorsten Heins come nuovo Amministratore delegato dell’azienda.
Dopo l’insediamento di Heins le azioni RIM sono scese più del 13%, anche a causa di un suo discorso nel quale sembrava giustificare il cattivo periodo della società usando le stesse scuse che i suoi predecessori usavano da praticamente un anno. Le cose sono cambiate quando ai soliti messaggi rilasciati alla stampa in cui sosteneva che tutto andava bene, Heins ha aggiunto che un rinnovamento era alle porte.
In una recente intervista alla CNBC Heins ha ammesso che RIM è caduto dietro la concorrenza nel mercato degli Stati Uniti. “Mi fa male. Mi fa male vederci perdere quote di mercato negli Stati Uniti”, ha confessato Heins. “C’è stato un cambiamento e non siamo stati capaci di muoverci con esso. So che abbiamo commesso degli errori e so di essere in una lotta”.
Ricordiamo che Apple e Google possedevano circa il 75,6% del mercato degli smartphone negli Stati Uniti nel mese di novembre 2011, mentre la quota di mercato di RIM era scivolato al 16,6% (secondo comScore).
“Ciò che gli investitori stanno cercando è spirito combattivo!”, ha continuato Heins. “Ci sono un sacco di cambiamenti in arrivo. E molte novità sono già state portate a termine, soprattutto a livello di software con lo sviluppo di QNX. Qui a RIM non c’è un attimo di sosta”.
Heins ha fatto notare che RIM è ben consapevole delle posizioni che ha assunto la concorrenza. Ha spiegato che RIM ha un team dedicato al test di dispositivi concorrenti come iPhone, telefoni Android ed altri. In pratica la compagnia ha un anno di ritardo rispetto alle altre aziende competitrici, questo è evidenziato anche dallo sviluppo del nuovo PlayBook tablet da 7 pollici e da un singolo modello di smartphone BlackBerry 10, che non sarà immesso sul mercato prima della fine di settembre.
Mancano ancora otto mesi o poco più prima di vedere il primo smartphone targato RIM, ma nel frattempo vista la piccola ripresa delle azioni, la società avrebbe fatto meglio a lasciare che il CEO parlasse così apertamente più spesso.
Via | BRG
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