Shawn Carolan, ovvero un investitore in Siri Inc., prima che Apple acquistasse la società, di recente è stato su Bloomberg per discutere della tecnologia in generale. Oltre a parlare della demo iniziale di Siri, che lo ha attratto molto, ha parlato anche dell’investimento e dell’incontro con Norman Winarsky, di Nuance.
Bloomberg ha ospitato Cory Johnson, ed è stata fatta pressione perchè spiegasse esattamente come Siri fosse in grado di riconoscere gli elementi vocali e determinare le intenzioni dell’utente. Durante l’incontro Carolan ha affermato che Siri prende tutte le parole come “un unico grande blocco” e le invia ad un gruppo di 10 domini di competenza che gestiscono il tutto.
Questo approccio suona familiare ad un giornalista che si occupa di tecnologia, che sostiene che il metodo citato in precedenza è molto simile a dei brevetti di proprietà del portale Excite. Brevetti depositati nel lontano 1994. Ora ci si aspetta un confronto con le licenze d’uso di Excite, per capire se la tecnologia di Siri infrange qualche brevetto.
I creditori della società ora sono interessati all’acquisto delle licenze in questione. E ‘interessante notare, come l’inventore di tale tecnologia, Graham Spencer, ora lavori come partner per Google Ventures. Nel marzo 2004, Excite è stata acquisita da Ask Jeeves (ora Ask.com).
Dovremo aspettare un po di tempo per sapere se Siri infrange i brevetti depositati da Excite, e se le affermazioni di Cringely si dimostreranno veritiere la Apple dovrà correre ai ripari.
Nuova guerra legale alle porte?
Via | 9to5mac
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