Apple ha pubblicato da poco un report nel quale affronta il progresso relativo al 2011 di responsabilità dei fornitori nei confronti di Apple. Rispetto allo scorso anno c’è stato un aumento dell’80% sui controlli rispetto al 2010, ecco tutti i dettagli.
Come di consueto da qualche anno a questa parte Apple ha pubblicato sul sito ufficiale il Supplier Responsibility Progress Report con il quale viene riportato il risultato dei controlli che Apple effettua per controllare che i loro fornitori rispettino le linee guida fornite dall’azienda di Cupertino e per scovare le possibili violazioni. Rispetto al 2010 sono stati aumentati dell’80% i controlli, sono stati precisamente 229, presso le fabbriche e nonostante ciò le violazioni continuano ad esserci, soprattutto verso le fabbriche situate sul suolo cinese.
Apple ha istruito quasi un milione di dipendenti presso le aziende che forniscono materiale per i loro prodotti sulle leggi locali, sulla sicurezza sul lavoro, sui diritti del lavoratore e sul rispetto del “Apple’s Supplier Code of Conduct”. Come appunto viene specificato nei punti chiave del rapporto Apple ha tolleranza zero presso coloro che violano la loro politica e nel corso del 2012 aumenteranno ulteriormente i controlli che verranno effettuati in particolar modo presso le fabbriche cinesi. Qui potete consultare il PDF del report completo.
Infine, Apple ha pubblicato anche l’elenco del 97% dei fornitori che ha avuto durante tutto il corso del 2011, potete raggiungere il documento cliccando qui, inoltre possiamo notare che nell’elenco sono presenti due ditte italiane ma soprattutto in elenco è presente anche Sharp, azienda molto discussa ultimamente poiché si vocifera che fornirà gli schermi per il prossimo modello di iPad.
Vi segnaliamo inoltre, che Tim Cook ha recentemente inviato una mail al suo team e di seguito ve la riportiamo integralmente:
Team,
Abbiamo appena rilasciato il nostro sesto aggiornamento annuale sulle condizioni delle supply chain di Apple, e voglio condividere personalmente alcuni dei risultati con voi.
Insistiamo sul fatto che i nostri partner di produzione seguano il rigoroso codice di condotta Apple, e per assicurarci che essi lo facciano, il team di Supplier Responsibility lo scorso anno ha fatto più di 200 verifiche presso le strutture della nostra supply chain. Queste verifiche hanno assicurato che le condizioni di lavoro sono sicure e giuste, e se un produttore non raggiungerà più i nostri standard, smetteremo di lavorare con loro.
Grazie al nostro supplier responsibility program, abbiamo visto notevoli miglioramenti nelle pratiche di assunzione da parte dei nostri fornitori. Per evitare lo sfruttamento del lavoro minorile, il nostro team ha intervistato i lavoratori, controllato i record dei dipendenti e verificato l’età dai sistemi che usano i fornitori. Questi sforzi hanno avuto molto successo e, di conseguenza, i casi di lavoro minorile sono diminuiti nettamente rispetto allo scorso anno. Non abbiamo trovato lavoro minorile presso i nostri fornitori di assemblaggio finale, e non ci fermeremo fin quando il numero sarà zero ovunque.
Abbiamo anche utilizzato la nostra influenza per migliorare sostanzialmente le condizioni di vita delle persone che costruiscono i nostri prodotti. Apple ha stabilito un nuovo standard per i fornitori che offrono case per dipendenti, per assicurare che i dormitori siano confortevoli e sicuri. Per soddisfare le nostre esigenze, molti fornitori hanno rinnovato i loro dormitori o ne hanno costruiti dei nuovi.
Individuare e correggere i problemi non è sufficiente. Il nostro team ha realizzato un ambizioso programma di formazione per istruire i lavoratori sul codice di condotta di Apple, sui diritti dei lavoratori, la salute e la sicurezza sul lavoro. Più di un milione di persone è a conoscenza di questi diritti perché sono andati a lavorare per un fornitore di Apple. Inoltre, Apple offre programmi di formazione continua e gratuito in molti stabilimenti in Cina. Più di 60.000 lavoratori sono iscritti ai corsi per imparare business, competenze imprenditoriali o inglese.
Infine, stiamo facendo un grande passo verso maggiore trasparenza e controllo, indipendente della nostra supply chain, aderendo al Fair Labor Association. Il FLA è un’organizzazione senza scopo di lucro che si dedica al miglioramento delle condizioni per i lavoratori di tutto il mondo, e noi siamo la prima azienda tecnologia che hanno approvato per l’adesione. Il gruppo incaricato della FLA avrà accesso diretto alla nostra supply chain e riporteranno le loro conclusioni sul loro sito web.
Nessuno nel nostro settore sta portando miglioramenti per i lavoratori nel modo in cui Apple fa oggi. Vi incoraggio a prendere del tempo per leggere di più su questi sforzi, in modo che si può essere orgogliosi dei contributi di Apple in questo settore come lo sono io. I dettagli sono online su apple.com/supplierresponsibility.
Tim
Via | SETTEbit
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