Secondo le ultime statistiche, iMessage sta pian piano sostituendo gli SMS. Ciò si deduce dal numero di Messaggi spediti il giorno della vigilia di Natale: in Finlandia il numero è sceso dal 10.9 milioni del 2010 agli 8.7 milioni di quest’anno. Si prevedono quindi sonni non felici per i gestori di telefonia, che perderanno diversi introiti.
Anche ad Hong Kong ad esempio, il giorno di Natale l’invio di SMS è sceso del 14% rispetto agli altri anni. Cali simili anche nei Paesi Bassi e nelle Filippine, paesi che hanno adottato gli SMS nel 1990. Ormai iMessage, Twitter, le email e gli stessi client come Whatsapp stanno sostituendo gli SMS e non sono di certo io a scoprirlo.
Negli Stati Uniti invece, il calo è stato davvero notevole, in quanto gli SMS fanno guadagnare alle società circa 20 miliardi di dollari secondo l’analista Craig Moffett. La minaccia iMessage in USA è davvero da prendere in considerazione vista le grandi vendite dei dispositivi marchiati Apple. Verizon, uno dei provider che è autorizzato alla rivendita di iPhone oltre AT&T ammette che iMessage rappresenta davvero un rischio per loro, anche perchè i messaggi di testo possono essere inviati anche da iPod touch e iPad a patto che questi ultimi siano connessi ad una rete Wi-Fi (che in America è davvero facile trovare). Si crede infatti che circa il 95% di iPad è connesso ad una rete Wi-Fi senza avere un abbonamento dati fornito dal proprio provider.
Il rischio che comunque gli SMS scompaiano definitivamente non è lecito, in quanto gli Smartphone sono diffusi ma sono costosi e non sono alla portata per utenti di fasce di età troppo elevate. Staremo a vedere!
Via | Cult of Mac
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