Il 2011 per Apple è stato un anno importantissimo sotto tanti, molti, punti di vista. E’ stato l’anno della definitiva consacrazione di un marchio storico, dell’arrivo di nuovi prodotti e delle esponenziali crescite di mercato, è stato anche l’anno del grande addio all’uomo che ha voluto e creduto in tutto questo: Steve Jobs. Ripercorriamo questo incredibile 2011 soffermandoci sulle principali tappe del cammino della mela morsicata.
Gennaio: c’è un app praticamente per tutto, anche per Mac.
L’anno di Apple inizia nel segno del Mac App Store. La società di Cupertino ha portato sui propri Mac un marketplace costruito sulle basi del ben collaudato App Store per iOS, incamminandosi verso una strada di standardizzazione dei propri mezzi. Mentre lo store per computer fa il suo ingresso in scena, Google e il suo sistema Android, grazie alla grande diffusione dei terminali che con esso vengono commercializzati, sorpassa iOS in termini di quota di mercato.
Il 17 gennaio inizia invece il calvario di Jobs che prende un congedo per malattia affidando temporaneamente i compiti di CEO a Tim Cook, il suo braccio destro.
Febbraio: 1 milione di lavoratori, 90 milioni di iPhone, 17 suicidi.
E’ senza dubbio il mese di Foxconn e delle condizioni di lavoro degli operai che in essa lavorano. Wired pubblica un dossier sul tasso di suicidi nelle fabbriche in cui vengono prodotti i magici dispositivi di Cupertino, un numero allarmante che non riesce ad essere contrastato dalle strutture appositamente create da Apple per prevenire il fenomeno.
Nel frattempo vengono lanciate due novità: l’iPhone 4 CDMA e la porta Thunderbolt, dotata di una velocità 20 volte superiore a quella di una USB 2.0 e più del doppio di una USB 3.0.
Marzo: tavolette magiche 2.0
Semplicemente iPad 2. Apple sforna un nuovo gioiello che registra il tutto esaurito da ogni parte del mondo. Nonostante fosse in congedo medico, a presentarlo è Steve Jobs in persona: più sottile, due colori, doppia fotocamera e processore dual core. La domanda supera di gran lunga la disponibilità ed è caccia al primo modello disponibile.
Marzo vede anche la resa di Zune, il lettore mp3 concorrente di iPod che, evidentemente, non è riuscito a contrastare uno degli oggetti più desiderati dell’azienda californiana.
Aprile: location-gate.
Mentre la fotocamera dell’iPhone 4 diventa la più popolare per gli scatti caricati su flickr (battendo addirittura reflex digitali e compatte), esce il “nuovo” iPhone 4 bianco, presentato a giugno, ma che per vari problemi non ha visto la luce prima di questo mese.
Ma aprile sarà ricordato maggiormente per il Locationgate, lo scandalo sollevato riguardo alla localizzazione effettuata dal nuovo firmware iOS 4.0. Apple e Google (altra accusata dello scandalo) sono invitate a comparire di fronte ai giudici, mentre anche al Senato americano la vicenda è oggetto di una interrogazione.
Per concludere il mese in “bellezza”, Apple lancia Final Cut Pro X, il software di video editing professionale che riscuote tuttavia numerose polemiche per via della nuova interfaccia e della mancanza di alcune funzioni importanti. La stessa società provvederà anche ad alcuni rimborsi per utenti professionisti e non solo.
Maggio: il mese della creatività.
A dispetto di coloro che accusavano Apple di aver prodotto un dispositivo di solo impatto mediatico (l’iPad, ndr), la società di Cupertino introduce la suite iWork sulla tavoletta magica. Nel frattempo Garageband riscuote un grossissimo consenso tra gli utenti che filmano tutte le proprie performance condividendole su Youtube.
Sull’onda del rilascio delle nuove Thunderbolt, Apple lancia la nuova famiglia di iMac con fotocamera frontale in HD. Arriva anche l’annuncio della conferenza annuale per gli sviluppatori WWDC i cui biglietti verranno esauriti in soli 8 giorni.
Giugno: anche se è estate arrivano le nuvole.
Nonostante la maggiorparte degli utenti sia stata delusa dalla mancata presentazione di un nuovo dispositivo, Steve Jobs, che è presente sul palco per l’ultima volta, annuncia tante novità importanti: viene presentato il nuovo sistema mobile iOS 5 che porterà un’ondata di novità, molte delle quali metabolizzate dal tanto “odiato” jailbreak. Il palco scotta con l’annuncio di Lion e del grande sistema di Cloud computing made in Cupertino: iCloud.
Jobs mette da parte le ultime forze per presentare al consiglio comunale di Cupertino il progetto del nuovo campus Apple che verrà approvato nelle settimane successive.
Luglio: sotto il segno del leone.
Il lancio di Lion porta rinnovamenti nella linea dei MacBook Air e segna la scomparsa del tanto amato MacBook bianco. Il nuovo OS di Apple riscuote un successo planetario con oltre un milione di copie vendute nel solo primo giorno. Il particolare “sconvolgente” è che per la commercializzazione Apple si è servita prima di tutto del suo nuovo Mac App Store, non distribuendone (inizialmente) una copia su CD.
Arrivano altre buone notizie con la relazione trimestrale sui guadagni che dimostra che l’azienda ha registrato un altro trimestre da record. Fatturato di 28,57 miliardi dollari e utile netto di 7,31 miliardi dollari. Apple ha venduto 20,34 milioni di iPhone, 9,25 milioni iPad, e 3,95 milioni iMac.
Mentre la comunità di fan e non solo si danna per la mancanza di un nuovo iPhone, negli scaffali degli Apple Store arriva il nuovo Cinema Display con porta Thunderbolt.
Agosto: la fine di un’era.
Ho sempre detto che se mai fosse arrivato un giorno in cui non sarei più riuscito a soddisfare i miei doveri e le mie aspettative, come CEO di Apple, sarei stato il primo a farvi sapere. Purtroppo, quel giorno è arrivato. Con la presente rassegno le dimissioni da CEO di Apple. Vorrei servire, se il Consiglio ritiene opportuno, come Presidente del Consiglio, amministratore e dipendente di Apple. Credo che Apple abbia di fronte a sé tanti giorni brillanti e di innovazione. E non vedo l’ora di guardare e di contribuire al suo successo in un nuovo ruolo. – Steve Jobs
Con queste parole, Steve Jobs rassegna le dimissioni da CEO di Apple, facendo crollare un velo di sconforto su tutta la comunità di appassionati che in anni di lavoro lo ha sempre apprezzato e incoraggiato. Al suo posto subentrerà il braccio destro Tim Cook, sul quale il mercato nutre una fiducia spesso “ballerina”.
Settembre: cava22.
Potrebbe diventare una tradizione il prototipo perso da Apple in un bar ogni volta diverso della sua California. E’ toccato al cava22 questa volta. I particolari sono piuttosto opachi e non si conosce realmente la vicenda. C’è chi afferma che lo smarrimento non vi è mai stato, mentre la polizia di San Francisco rivela di essere a lavoro su questo furto.
Ottobre: Steve Jobs, 1955-2011.
Il 5 ottobre 2011 il mondo assiste alla scomparsa di una delle personalità che più hanno influenzato il mondo della tecnologia e della comunicazione moderna. Tutto il mondo manifesta il proprio dolore e allo stesso tempo la propria solidarietà di fronte gli Apple Store di tutto il mondo con fiori, foto e dediche ad un grande visionario dei giorni nostri.
E’ anche il mese dell’iPhone 4S. Nessun rinnovamento estetico per la delusione della maggiorparte degli utenti, ma arrivano tante novità: dal processore alla nuova fotocamera fino all’acclamatissimo assistente vocale Siri.
Nel frattempo arrivano anche iOS 5 ed iCloud per tutti gli utenti.
Novembre: battery-gate.
Se l’iPhone 4 ha fatto parlare molto per i suoi problemi di ricezione, anche il cugino 4S non è stato da meno. L’impatto delle numerose novità e, forse, dei nuovi servizi di localizzazione ha praticamente messo sulla barella le batterie del nuovo melafonino. Nonostante il rilascio di un nuovo aggiornamento, il problema non è stato ancora del tutto risolto.
In America intanto arriva iTunes Match con una settimana di ritardo rispetto la data prevista. Il nuovo servizio integrato nella nuvola che permette lo streaming musicale su dispositivi iOS è finalmente realtà negli States.
Dicembre: la fine di un anno, l’inizio dei rumors.
Con questo mese, che è ormai agli sgoccioli, si chiude un anno sicuramente memorabile per Apple, sotto tutti i punti di vista. E’ stato l’anno della consacrazione di un marchio “magico”, l’anno che ha visto crescite esponenziali in ogni settore della società, l’anno degli Apple Store (l’ultimo aperto proprio a Dicembre, il più grande del mondo nella Gran Central Station di New York), ma è stato anche l’anno dell’addio al grande “condottiero” che il segno non l’ha lasciato solo sulla sua mela, mordendola di lato, ma anche sull’intero panorama tecnologico e mediatico.
L’anno che sta per volgere al termine ci lascia carichi di aspettative e di speranze. I rumors cominciano a circolare: iPhone 5, iPad 3, iTV, sono i nomi che sentiremo più spesso nel corso dell’anno che si accinge a stringerci la mano.
Noi siamo pronti, e voi?
Via | CultOfMac
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