Un buon 80 per cento dei video sono codificati in formato H.264 e, almeno teoricamente, possono girare su un iPad o iPhone come video HTML5, secondo i nuovi dati da Mefeedia. Ciò non vuol dire che i video siano o saranno solo in questo tipo di formato, ma, se un editore vuole pubblicarne uno per i dispositivi Apple non ha bisogno di ri-codificarlo.
Gli ultimi dati mostrano in che misura il settore ha cominciato ad adottare il formato video H.264, come lo standard per la codifica. La quota di video codificati in H.264 è passato da appena il 10 per cento nel gennaio 2010, al 80 per cento di oggi.
Gran parte di tale cambiamento può essere attribuita all’introduzione di iPhone ed iPad ed altri dispositivi connessi, molti dei quali supportano l’accelerazione hardware H.264.
Questa più ampia disponibilità di file in HTML5 sta avendo un grande effetto sulle strategie di altri big player del mercato di distribuzione video. Adobe, per esempio, ha annunciato che dovrà ripensare la strategia per flash sui dispositivi mobili e fare quasi sicuramente un passo indietro.
Il video formato di Google, WebMGoogle, pur essendo stato rilasciato con una licenza open-source lo scorso maggio, deve ancora guadagnare terreno, solo il 2 per cento dei video indicizzati sono stati codificati con il codec VP8 che Google ha acquisito da On2 Technologies.
H.264 ha vinto di gran lunga la guerra dei codec, una piccola soddisfazione se la prende anche chi, da subito, aveva puntato tutto sul HTML5, un’azienda a caso? La Apple.
Via | Gigaom
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