A seguito di un’intervista rilasciata a Forbese, Rob Siltanen ha divulgato degli interessanti retroscena sulla campagna pubblicitaria “Think Different” che ormai rappresenta una caratteristica peculiare della società californiana. Tuttavia se avete sempre pensato che Steve Jobs e co. aveva le idee chiare a riguardo, a seguito di questo articolo, potreste cambiare idea.
Durante l’intervista Rob Siltanen racconta i giorni antecedenti alla realizzazione della campagna pubbliciataria, focalizzandosi in particolare modo sul primo incontro con il fondatore della Apple.
Il momento dei saluti introduttivi fu particolarmente breve, cosi come quello per ricordare i momenti di gloria passati. Jobs si limitò infatti ad un saluto per poi passare immediatamente a parlare della situazione in cui versava il business in quel momento. Apple si trovava in cattive acque, nonostante la realizzazione di alcuni buoni prodotti, e per tale motivo Jobs decise di puntare forte sulla pubblicità.
Continuando nell’intervista, veniamo quindi a scoprire che inizialmente Jobs non era intenzionato ad utilizzare la televisione come canale pubblicitario, ritenendo al contrario la carta stampata il canale privilegiato.
Ci disse che era al momento intenzionato a fare esclusivamente qualche pubblicità su riviste specializzate su computer. Ricordò che il clima della discussione non era particolarmente disteso, e avevo quasi l’impressione che Jobs ci considerasse come una delle tante agenzie pubblicitarie che aveva in programma di consultare. Non mi trovavo particolarmente d’accordo con il piano di Steve e cosi gli dissi che qualche pubblicità su delle riviste non sarebbe stata d’aiuto alla sua causa. Aggiunsi inoltre che secondo me Apple doveva mostrarsi forte al pubblico, come un leone. E per raggiungere questo obiettivo era necessario fare cose eclatanti che fossero realmente in grado di colpire la gente.
Oltre alle prime impressioni, un’altra interessante chicca riguarda poi il motto “Think Different”, un’idea che inizialmente lasciò Jobs più che perplesso, dal momento che quest’ultimo pensava che si trattase di un qualcosa di tropo eccessivo ed egocentrico che non avrebbe riscontrato il parere positivo dell’audience. Tuttavia l’esituazione del fondatore di Apple durò pochi secondi, giusto il tempo di rendersi conto che l’idea poteva funzionare.
Il resto della storia lo conoscete.
Via | CultofMac
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