VisionMobile ha recentemente pubblicato The Open Governance Index, una classifica che indaga sul grado di ‘apertura’ degli otto più grandi progetti open source: Android, Qt, Symbian, MeeGo, Mozilla, WebKit, Linux ed Eclipse. La piattaforma sviluppata da Google si classifica come la meno open source.
Senza considerare le politiche di licenza e considerando la governance come metro di giudizio, VisionMobile ha stabilito che Qt è la piattaforma open source più aperta, con un indice di open governance del 58%, mentre Android è risultata essere la piattaforma open source più chiusa, con un indice di open governance del 23%.
Il risultato proviene dal fatto che Google non rende disponibile il codice sorgente a tutti i developer allo stesso tempo e non permette di identificare chi ha contribuito al source code. Inoltre – e questo sotto un certo punto di vista è un bene – l’Android Market non è accessibile a tutti gli sviluppatori, poiché le applicazioni devono superare alcuni controlli.
Al tempo stesso Android risulta però essere uno dei progetti di maggior successo nella storia di open source. La società che ha stilato la classifica ha infatti affermato che forse la open governance non è così necessaria per garantire il successo di un progetto open source.
La strategia di Google non punta sul software o sulla ricerca, ma sulla possibilità di rendere disponibile il sistema operativo a più dispositivi possibile, commercializzando anche smartphone a poco prezzo, capaci di collegarsi ad internet e quindi di visualizzare gli annunci pubblicitari del motore di ricerca.
Di seguito l’infografica completa realizzata da VisionMobile:
Via | BGR
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