Siri, il sistema di riconoscimento vocale realizzato da Apple in collaborazione con Nuance, è sicuramente una delle novità più importanti del nuovo iPhone 4s. Sin dalla sua presentazione i commenti su questa nuova tecnologia sono stati discordati. C’è chi ha gridato al miracolo e chi invece, non ha mancato di mettere in evidenza le attuali carenze del software, che ricordiamo è stato rilasciato al pubblico in versione beta. Una strana scelta, quest’ultima, che si discosta dalla politica tradizionalmente utilizzata dalla società californiana. Perchè questa scelta?
Chi conosce l’azienda di Cupertino sa bene l’attenzione che viene dedicata alla realizzazione dei vari prodotti. Una continua ricerca della perfezione, che seppure con qualche piccola eccezione, ha sempre portato al lancio sul mercato di dispositivi “quasi perfetti”. Alla luce di ciò la scelta di lanciare Siri in versione beta, ha fatto storcere a qualcuno il naso.
Secondo qualcuno, l’esigenza di presentare il nuovo 4S ad Ottobre è stata una delle principali cause, che ha spinto Apple ad accorciare i tempi. Stando invece al pensiero di Benoit Maison, le ragioni di questa strategia sono ben diverse.
Benoit Maison – ex ingegnere IBM con un esperienza di 6 anni nel campo del riconoscimento vocale – ha fatto emergere degli interessanti dettagli sulle problematiche che devono essere affrontate per sviluppare un buon sistema. In particolare uno degli aspetti più critici, sembra essere l’ingente numero di test che devono essere effettuati per permettere agli ingegneri di capire se il sistema è in grado di rispondere o se al contrario necessita di miglioramenti.
Se quindi la soluzione adottata da IBM per avviare a questo problema è stata quella di ricorrere ad una serie di tester presi diversi in call center, Apple dal canto suo ha probabilmente optato per una soluzione migliore. Perchè non rilasciare il software in versione beta, aspettando che fossero gli utenti a “provare e riprovare” Siri, facendo emergere i bug da sistemare?
Siamo dunque tutti stati ingaggiati da Apple per “testare” Siri? Sebbene non vi possano essere certezze o conferme ufficiali a riguardo, quello che è certo è che si tratterebbe di una decisione davvero intelligente da parte di Apple. Magari qualcuno potrà alzare la mano gridando allo scandolo, ma questa volta sembra proprio che per creare l’innovativo e rivoluzionario prodotto ci sia bisogno di tutti, anche di noi poveri clienti.
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