In una serie di tweet , Fortune ha rilasciato alcune citazioni sulla nuova biografia autorizzata di Steve Jobs dopo una conversazione con Walter Isaacson. Ecco cosa è venuto fuori.
Isaacson ha rimarcato le grandi qualità di Jobs come manager visionario in grado di creare grandi prodotti canalizzando energie e passione su di essi. Si è sbilanciato anche sull’era che è iniziata dopo la sua morte, la cosiddetta post-Jobs Apple:
I dirigenti e dipendenti di Apple hanno radicato nel loro DNA l’essenza del pensiero di Jobs che coniugava ingegneria con superbo design
Di questo se n’è tanto parlato ma chi veramente può dare ragione a queste parole sarà il futuro.
Jobs stesso “aveva una qualità unica che era una componente della sua genialità: la possibilità di fondere arte e scienza”.
In merito alle ultime parole di Steve, Isaacson ha detto che il CEO di Apple “ci ha lasciati con un grande mistero”. In realtà il più grande mistero lo lascia proprio lo scrittore, non precisando a cosa si riferisse. Alcuni particolari non li troveremo nella biografia, Isaacson ha detto di aver estromesso alcune confidenze personali di Jobs che, nel corso dei due anni di interviste, si è aperto completamente al suo biografo.
Si è parlato tanto dei progetti a venire, del fatto che Jobs avesse lavorato a dispositivi per i prossimi 4 anni. Ma ricordiamo che l’azienda non è solo lui.
Nonostante si dia molta importanza ai dispositivi che verranno, per quantificare e qualificare il vero lavoro di Jobs e issarlo sul piano del “mito” bisogna aspettare e vedere se, oltre ad un’entità individuale, è stato in grado di costruire anche un’azienda che portasse avanti la sua politica e i suoi successi con lo stesso entusiasmo e la stessa fortuna. Solo a quel punto potremmo dire che è riuscito in qualcosa di veramente grande ed ineguagliabile.
Via | 9to5Mac
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