La società sudcoreana nei giorni scorsi ha presentato ufficialmente in Italia il Samsung Galaxy Note al trentunesimo piano del grattacielo Pirelli di Milano. Il dispositivo touchscreen che si pone tra uno smartphone ed un tablet Android, introduce il concetto delle ‘pen app’.
Il Samsung Galaxy Note, presentato agli inizi di settembre alla fiera IFA di Berlino, è un dispositivo basato su Android 2.3 Gingerbread e dotato di un display Super Amoled HD da 5.3” con risoluzione WXGA da 1280×800 pixel (285ppi). Il cuore del dispositivo è il processore dual core da 1,4 GHz ed è corredato da una memoria interna di 16 GB estendibile grazie alle micro SD esterne.
Ora che ci eravamo abituati ad utilizzare i dispositivi touchscreen con le sole dita delle mani, Samsung reintroduce il pennino che chiama S-Pen Stylus. Il pennino è in grado di interagire con tutti gli elementi dell’interfaccia grafica e può essere utilizzato sia per le app native che con quelle scaricate dall’Android Market. Alcune applicazioni sono espressamente sviluppate per l’utilizzo con il Pen Stylus, e viene quindi definita una nuova categoria di applicazioni per dispositivi touchscreen.
L’applicazione S Memo può riconoscere la nostra scrittura e convertirla istantaneamente in testo, nonché registrare appunti audio per aiutarci nello studio o nella vita di tutti i giorni. Grazie al pennino sarà possibile anche creare immagini più facilmente, disegnando come siamo abituati a fare con una matita o con un pennarello. Per gli amanti della musica c’è l’applicazione MusicNote che permette di scrivere le note all’interno di uno spartito musicale.
Samsung afferma di puntare molto sull’S-Pen Stylus, aprendo enormi possibilità alle applicazioni del futuro. La precisione del pennino, oltre che per le applicazioni multimediali e creative, potrà essere sfruttata anche nel campo business, permettendo per esempio di firmare i documenti direttamente dal dispositivo elettronico.
Via | LaStampa
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