Siri, una delle funzionalità più chiacchierate del nuovo iPhone 4S, è il risultato delle decisioni e del lavoro svolto da uno dei gruppi più grandi tra quelli presenti all’interno della società californiana. Il Wall Street Journal ha dunque deciso di analizzare più nel dettaglio il team che ha creato la tecnologia di controllo vocale presente in iOS 5 realizzando un lungo articolo di cui vi proponiamo un breve estratto.
Fin dall’inizio il gruppo di esperti ha concentrato le proprie attenzioni ed energie nella realizzazione di una tecnologia dotata di un’intelligenza artificiale in grado di fornire risposte tali da creare un “legame emozionale con l’utente”. L’obiettivo è sempre stato quello di forgiare Siri di una personalità, quasi fosse una persona all’interno del telefono, come ha “suggerito” una fonte anonima.
Il progetto Siri nasce inizialmente con l’intenzione di creare un’app per iPhone che fosse disponibile su App store. Tuttavia il software colpì cosi tanto gli ingegneri Apple,che venne presa una decisione coraggiosa, ma al tempo stesso molto ambiziosa: acquisire la tecnologia in questione. Dopo l’acquisto, per 200 milioni di dollari, il team iniziò ad integrare Siri all’interno del nuovo iPhone 4S. Il risultato è storia dei nostri giorni.
Il nuovo sistema di controllo vocale – come conferma il cofondatore Norman Winarsky – presenta un vero e proprio “asso nella manica”, ossia la capacità di interpretare il significato dietro le richieste dell’utente. Tuttavia non manca una vena umoristica nel cervello artificiale che governa Siri. E così, provando a chiedere alvostro melafonino “Chi è tuo padre?” otterrete come risposta “Tu” ed ancora, domandando “Portami in cielo” il vostro telefono vi dirà “scusami comandante, ma il tuo tricorder è in modalità aereo”.
Sicuramente molte altre frasi divertenti verranno scovate nei prossimi giorni da coloro i quali hanno o si accingono ad acquistare il nuovo melafonino. Tante altre saranno scoperte, quando Siri sarà disponibile anche in altre lingue oltre a quelle attualmente supportate. Certo è che, come dimostrano gli investimenti effettuati, Apple è pronta a puntare forte su questa tecnologia.
Ci attende dunque un futuro in cui il nostro migliore amico o confidente non sarà più una persona, ma il futuro iPhone 8?
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