Devo dire che una delle cose che più in assoluto mi è mancata durante questo periodo di congedo è certamente la possibilità di raccontarvi dell’ennesima diatriba tra Apple e la società tecnologica di turno. In quello che sembra ormai essere diventato lo sport nazionale per le hi-tech companies, oggi vi segnaliamo un nuovo interessante avvenimento. L’ International Trade Commision ha dato ragione alla società di Cupertino nella lunga battaglia legale contro il produttore taiwanese.
Come confermato da Reuters, lunedi un giudice del ITC ha espresso il suo parere negativo in merito alla presunta violazione da parte di Apple di quattro brevetti registrati a nome di HTC. Il giudizio, non definitivo, arriva dopo la richiesta ufficiale – datata Maggio scorso – della società taiwanese di proibire la vendita di dispositivi iOS in tutto il territorio statunitense.
Negli ultimi giorni abbiamo registrato una serie di dispetti reciproci, volti a limitare il raggio d’azione dei propri concorrenti. Prima Apple è riuscita ad impedire la vendita di Galaxy in Australia, quindi è pervenuta la risposta di Samsung che ha richiesto ufficialmente di evitare la vendita del nuovo iPhone 4S in Australia e Giappone. Il tutto mentre voci di corridoio davano per certo l’accordo tra i due colossi per la fornitura del prossimo chip, l’A6, che dovrebbe essere montato dai nuovi idevice di Cupertino.
Ritornando alla saga Apple-HTC, c’è chi ha rilevato delle possibili minacce per Apple, nel proseguimento della querelle. HTC, infatti, è posseduta da Formosa Plastics Group, un importante gruppo taiwanese che vanta nel suo portafoglio anche VIA Technologies. Per chiudere il cerchio vi basti sapere che quest’ultima ha citato la mela morsicata per la presunta violazione di ben tre brevetti relativi a microprocessori per tablet e smartphone.
A rendere la vicenda ancora più interessante vi è poi un ulteriore evento: Formosa Plastics Group ha trasferito la proprietà di S3 graphics da VIA Technologies a HTC, che ha poi utilizzato i relativi brevetti – oltre a quelli di Motorala ottenuti da Google – per controcitare Apple.
Se vi siete persi nel racconto e vi sembra di assistere ad una puntata di Beautiful non disperate, il traguardo è dietro l’angolo: Apple si trova accerchiata da due diverse azioni legale e basterebbe che una sola delle due entità taiwanese avesse la meglio in tribunale per obbligare il produttore di iPhone ad un dispendioso e poco economico accordo.
Non ci resta altro che aspettare la prossima puntata.
Via | 9to5Mac
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