Molti di voi, questa settimana, ci hanno chiesto perché il servizio Assistant, che dovrebbe essere implementato nella prossima generazione di iPhone, necessita del chip A5 e perché, come dicono i rumor, non sarà compatibile con i precedenti modelli (iPhone 4 compreso). Questo articolo chiarirà un po’ meglio le idee e farà luce su questi interrogativi che molti degli utenti possessori di iPhone si stanno ponendo in questi giorni.
Norman Winarsky, co-fondatore di Siri, ha fornito alcuni dettagli ed impressioni riguardo la propria tecnologia Assistant in un’intervista a 9to5Mac.
Siri nasce come applicazione con funzioni di assistente virtuale. Rilasciata nell’App Store nel febbraio 2010, mentre l’app rimaneva a disposizione degli utenti, Apple acquisiva la società sviluppatrice nell’aprile dello stesso anno.
La società di Cupertino dovrebbe finalmente lanciare la propria versione di questo assistente intelligente per il nuovo iPhone al media event di domani. Questa nuova implementazione dovrebbe essere un’esclusiva del nuovo melafonino per via del chip A5 e dunque i precedenti modelli non dovrebbero supportarla.
Winarsky ha spiegato il perché questo software necessiterà di una maggiore potenza del processore. Per adattare l’applicazione all’iPhone 3GS è stato necessario utilizzare scorciatoie e ottimizzarla il più possibile per consentirle di svolgere il proprio lavoro, ma con delle restrizioni. Per funzionare bene e al massimo delle proprie funzionalità, necessita di un telefono più veloce.
Winarsky precisa anche che l’implementazione della tecnologia Siri all’interno dei dispositivi Apple sarà un evento che “cambierà il mondo”:
Non fraintendetemi: l’integrazione di un’Intelligenza Artificiale sotto forma di assistente virtuale personale,all’interno di un dispositivo Apple, è un evento innovativo. Voglio andare oltre e dire che è un evento in grado di cambiare il mondo. In questo momento alcune persone si dilettano solo in parte con applicazioni che implementano tecnologie simili come Google Voice, Vlingo o Nuance Go. Siri era molto più avanti rispetto a queste tecnologie già due anni fa. Questa è vera intelligenza artificiale, costruita per un reale uso nel mercato. Se le voci sono vere, Apple consentirà a milioni e milioni di persone di interagire con i dispositivi attraverso il linguaggio naturale. Stiamo parlando di un’altra rivoluzione tecnologica. Un nuovo paradigma informatico.
In molti hanno comparato questa tecnologia con il Voice Actions di Google per Android, ma Winarsky è certo che la propria tecnologia sia molto più avanzata.
Di seguito vi riproponiamo un concept sviluppato da Janmichael Cart che immagina la funzionalità Assistant su iPhone:
Domani verrà lanciato una nuova generazione di iPhone, questa dovrebbe integrare anche questa tecnologia. Tra meno di ventiquattrore, finalmente, ne sapremo di più.
Via | MacRumors
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