Sappiamo tutti che iTunes Store ed App Store sono tra gli store di contenuti multimediali più prestigiosi al mondo. La grande varietà di prodotti offerti e la qualità delle applicazioni hanno contribuito, nel tempo, a portare ai massimi livelli la notorietà e i guadagni derivanti dai principali negozi virtuali di Apple. Ma ogni tanto sorgono alcuni problemi. Vediamo.
Recentemente, Fiksu, un’azienda che si occupa di ricerche di mercato nel campo dei prodotti tecnologici, ha rilasciato alcuni dati relativi ai download delle applicazioni presenti in App Store con cui si comparano le applicazioni scaricate nel corso del 2011 a partire da marzo. Nel grafico, che riportiamo qui sotto, appare evidente che il trend nel mese di luglio è negativo rispetto a giugno: le applicazioni scaricate, infatti, sono state “solo” 4,25 milioni contro i 4,51 milioni del mese precedente.
Lo studio di Fiksu ha analizzato i download giornalieri registrati dalle 200 migliori applicazioni gratuite presenti sull’App Store statunitense. Per uno store in crescita costante, che annovera nel suo catalogo oltre 500.000 applicazioni, questi sono dati senza dubbio curiosi. Ecco le parole a questo proposito del CEO di Fiksu, Micah Adler.
La ragione principale per questo trend negativo potrebbe riguardare l’abolizione da parte di Apple di quelle promozioni che, sino a poco tempo fa, permettevano agli utenti di ottenere dei vantaggi all’interno delle applicazioni semplicemente scaricando un’altra applicazione; questo ovviamente consentiva ai produttori di guadagnare downloads e posizioni in classifica per le proprie apps. Si sta quindi cercando di organizzare le risorse in modo da creare utenti fedeli (che Fiksu considera come coloro che lanciano almeno tre volte un’applicazione, ndr) anche senza promozioni incentivate, facendo in modo di contenere comunque i costi.
A partire da fine aprile, come ricorderete, Apple ha dato un deciso giro di vite a tutte quelle promozioni con cui eravamo in grado di guadagnare, ad esempio, dei crediti per un’applicazione; queste, come dice Adler, erano certamente molto vantaggiose per le case produttrici, che vedevano impennare i download per i propri prodotti – trend peraltro confermato dal grafico qui sopra, che mostra una crescita notevole ad aprile seguita da un drastico calo proprio a maggio.
Sembra quindi che le nuove politiche di iTunes Store, che nel tempo si sono fatte più restrittive, stiano quindi contribuendo ad un progressivo rallentamento della crescita dei negozi virtuali di Apple. Negozi che, in ogni caso, sono tra i primi al mondo per qualità dei contenuti e loro diffusione.
Voi cosa ne pensate? La causa è questa o ce ne sono altre?
Via | TechCrunch
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