“Steve Jobs si dimette da CEO di Apple”. Questi i titoli che si possono leggere in queste ore in rete dopo la lettera di dimessioni del co-fondatore di Apple. Steve Jobs si dimette per motivi non ancora ufficializzati ma probabilmente scegliendo il momento perfetto per lasciare il ruolo di CEO al suo successore. Perchè?
Un articolo appena pubblicato da Gizmodo analizza l’attuale situazione di Apple, definendola perfetta per un passaggio di consegne.
Apple non è mai stata più forte di adesso, lo dimostrano i dati record presentati per lo scorso trimestre, periodo in cui non ci sono nemmeno stati lanci significativi che facessero impennare le vendite e le quotazioni. Periodo di vacanze e di consumatori al mare, lontani dal pensare alla tecnologia ed ai dispositivi della mela.
E poi tra un mese? Tra circa un mese arriverà il nuovo iPhone, che porterà un’ondata di novità, freschezza e guadagni all’interno dell’azienda, che commercializzerà il dispositivo con i tre maggiori operatori statunitensi. E’ inoltre probabile l’arrivo di un prodotto completamente nuovo, un terminale a basso costo che soddisfi l’esigenza delle masse e non solo di quelli che hanno 600/800€ da spendere per uno smartphone.
Dimettersi tra qualche settimana avrebbe avvolto il lancio dell’iPhone 5 nei ricordi di Jobs, e per l’azienda non sarebbe stato positivo. Dimettendosi ora Jobs lascia del tempo al suo successore, tempo stategico di cui Tim Cook deve approfittarne per stare da solo e prepararsi al lancio del nuovo dispositivo, senza l’ombra pesante dell’ormai ex-CEO.
Inoltre la separazione sarà più dolce dato che Tim Cook dovrà lanciare nel prosssimo futuro dei prodotti che portano in loro l’essenza di Steve Jobs, il suo marchio di fabbrica, in modo da non risultare un taglio netto e non far soffrire i consumatori per questa sostituzione al vertice. E’ innegabile il fatto che l’iPhone 5 sia stato progettato ormai da mesi, con Jobs al comando, ed anche i semi per il prossimo iPad 3 o per i nuovi Mac siano stati piantati sempre dal co-fondatore Apple.
L’azienda inoltre continuerà ad avere la sua guida in quanto, nonostante le dimissioni, Jobs resterà in Apple per portare ancora la sua creatività e le sue ispirazioni, discutere le strategie globali e traghettare l’azienda verso un nuovo equilibrio.
Sperando che le cause delle dimissioni non siano strettamente legate alla malattia che lo perseguita da anni, il cambio al vertice prima o poi doveva avvenire. Serviva però un momento d’oro per l’azienda, con molti progetti già sviluppati, molti altri in corso ed altrettanti ancora in cantiere. Ora.
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