I recenti dati di vendita parlano chiaro: la diffusione dei cellulari con sistema operativo Android cresce costantemente ed è destinata a staccare sempre di più gli smartphone Apple. Ma forse non è tutto rose e fiori come sembra.
Una ricerca da poco diffusa, infatti, porta alla luce un dato interessante: il tasso di restituzione su alcuni dispositivi Android è altissimo, tra il 30 e il 40%. Dati impressionanti se confrontati con l’iPhone, che nel corso di Antennagate ha registrato un tasso di circa 1,7%. Nonostante le vendite importanti di smartphone quali il Samsung Galaxy S II – di cui sono state vendute circa 3 milioni di unità nei primi 55 giorni dal lancio – sono molti i dispositivi che, per vari motivi, vengono abbandonati in favore di altri terminali.
Ma questo da cosa è provocato? La ragione più plausibile è da ricercarsi nella semplicità di utilizzo e nell’immediatezza dei terminali. Se per l’utente avanzato Android è un’ambiente ideale per operare – grazie alla flessibilità proposta e alla piattaforma open source su cui si basa – così non può essere per l’utente medio, che trova in Android una sorta di labirinto dal quale si riesce ad uscire solo acquistando un terminale differente.
Se da un lato, quindi, Android è terreno fertile per lo sviluppatore e per l’utente avanzato, oltre che per le case produttrici di hardware, dall’altro la risposta dell’utente medio ne causa il declino in sede di vendita e, soprattutto, di restituzione.
Via | TechCrunch
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