Com’è stato riportato la settimana scorsa , i giudici dei tribunali canadesi e statunitensi hanno approvato la vendita dei brevetti Nortel ad un consorzio di aziende guidate da Apple che comprende anche Microsoft, Rim e Sony. Ma c’era uno scoglio da superare affinché l’acquisizione potesse andare a buon fine.
Oggi le autorità canadesi hanno rifiutato di riesaminare l’acquisto di 4,5 miliardi di dollari, dichiarando che l’operazione non è soggetta a disposizioni regolamentari in materia di investimenti esteri. Come prevede infatti il Canadian Investiment Act, il governo deve visionare gli investimenti esteri maggiori di 312 milioni di dollari per determinare se costituiscono un netto beneficio per il paese oppure no.
Anche se il prezzo di vendita dei brevetti supera di gran lunga la soglia prevista dalla legge, il loro reale valore è di gran lunga inferiore. Il Ministro dell’Industria Christian Paradis ha dichiarato che i funzionari addetti alla revisione degli investimenti sono giunti alla conclusione che la vendita non può essere oggetto di una revisione dopo aver esaminato la legge e la soglia del valore. In un comunicato, Paradis dichiara infatti:
Sulla base delle informazioni fornite dagli investitori e dal bilancio del 201o di Nortel, l’acquisizione dei brevetti, in base alla legge, non è soggetta a revisione per il beneficio netto del paese.
Il passaggio di proprietà dei brevetti non è però completamente sicuro. Infatti ci sarebbe ancora un’azione in corso da parte degli agenti dell‘Antitrust, che hanno espresso la preoccupazione di una concorrenza sleale nei confronti di Google. Di questa vicenda si è già parlato in un articolo qui su iSpazio.
Via | MacRumors
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