Alcuni operatori del settore sono preoccupati che Apple, il più grande consumatore al mondo di memoria flash NAND, potrebbero ridurre di molto la domanda dopo l’introduzione del popolare servizio iCloud, che verrà lanciato insieme al nuovo iOS5. Apple grazie ad iCloud potrebbe diminuire la dipendenza dai dispositivi di memorizzazione, costituendo una minaccia per i produttori di Flash NAND.
Per chi non lo sapesse stiamo parlando di un tipo di memoria allo stato solido di tipo non volatile che può essere utilizzata anche per i cicli di lettura/scrittura e che equipaggia i nostri iDevice.
La società di Cupertino ha rappresentato secondo gli analisti quasi il 30% della domanda globale di memorie NAND nel 2011, per un totali di quasi 18,5 miliardi di gb. E’ facile pernsare che un calo di domanda da parte di Apple metterebbe quindi in seria crisi l’economia generale dei produttori.
Ovviamente non si parla di un calo che avverrà dall’oggi al domani, ma con il passare degli anni e la diffusione dei cloud e delle tecnologie internet più evolute la crisi potrebbe avere dimensioni davvero enormi.
Voi che ne pensate? i cloud possono essere davero il futuro delle memorizzzioni di dati, sostituendo di fatto le memorie “reali” dei nostri dispositivi portatili e pc? Diteci la vostra.
Via | AppleInsider
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