Florian Mueller di FOSS Patent, dopo l’ultima sentenza che ha visto segnare un nuovo punto a favore della casa di Cupertino per la violazione di due brevetti Apple da parte di HTC, ha espresso il suo punto di vista sulle mosse della società californiana, affermando che non è una mera questione di soldi a muovere gli infiniti processi, dietro ci sarebbe ben altro.
Mueller ritiene che Apple punti a rendere gli smartphone Android meno utilizzabili impedendone il commercio piuttosto che farne alzare il prezzo, come invece sta tentando di fare Microsoft. La società informatica di Redmond, infatti, sfruttando la proprietà di un brevetto sui diritti di proprietà intellettuale, si farà pagare una somma compresa tra 10$ e 20$ per dispositivo commercializzato da HTC, costi che influenzeranno certamente i prezzi di vendita di questi dispositivi.
E ‘un errore ritenere che sia solo una controversia sui brevetti quella tra Apple e HTC. Da un punto di vista di valore, per gli azionisti, quello che Apple ha bisogno di ottenere (anche se costa un sacco di tempo e denaro) è di raggiungere il gap tecnologico più ampio possibile tra i propri prodotti e quelli Android-based offerti da HTC e altri fornitori.
In altre parole, come Florian ha discusso nel suo podcast sualla Guerra Mondiale dei Brevetti, mentre Microsoft sembra voler rendere Android più costoso (con costi di licenza), Apple vuole renderlo meno utilizzabile.
Immagino già una situazione nella quale Apple possa accordarsi con HTC per un parziale scambio di licenze che garantirebbero alla prima di accedere sia ai brevetti di HTC che a quelli del neoacquisto S3, mentre alla seconda verrebbe garantito l’accesso solo ad alcuni brevetti Apple. HTC continuerebbe a vendere smartphone basati su Android, tuttavia con grossi limiti e sostanziali perdite soprattutto in termini di appetibilità del prodotto.
Ricordiamo che HTC ha acquistato la società S3 per fronteggiare la guerra dei brevetti contro Apple. Infatti quest’ultima avrebbe infranto due brevetti della società neoacquisita dall’azienda Taiwanese.
Da parte sua, Google continua a tacere su brevetti e argomenti affini, come dimostrato dalla non-risposta di Larry Page durante l’ultima conference call sui risultati finanziari. Questo significa che o stanno preparando una pesante controffensiva o semplicemente non sono interessati a questa ormai infinita guerra. Non è escluso, in questo caso, che HTC possa pensare ad un passaggio a Windows Phone per evitare di continuare a cedere denaro per i diritti di immagine. Ma queste sono solo immaginarie supposizioni.
Via | TiPB
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