MORIS (Mobile Offender Recognition and Identification Software) è una controversa applicazione per iPhone, sviluppata dalla BI2 Technologies, che potrebbe essere data in dotazione alla polizia americana per identificare possibili criminali attraverso il riconoscimento facciale, la scansione della retina e la rilevazione delle impronte digitali.
L’iPhone che monta questa applicazione è modificato con “non meglio precisate migliorie hardware” di cui quelle certe sono una batteria più longeva e soprattutto un case molto voluminoso dotato di chip per il rilevamento delle impronte digitali. I poliziotti americani potranno servirsene per identificare sospettati e collegarsi al database per la consultazione della fedina penale e delle eventuali foto scattate dai colleghi.
In sostanza, il poliziotto che vuole riconsocere un sospettato a distanza può scattare una foto da lontano e attendere che avvenga il riconoscimento per consultare tutte le informazioni dettagliate. Lo shazam dei volti!
In alternativa può effettuare una scansione della retina o delle impronte, per controllare che la persona fermata sia già schedata o meno. Una sorta di social network giudiziario con cui le forze dell’ordine possono accedere ai contenuti dei malviventi e consultare le foto scattate da altri colleghi.
La sperimentazione è già in corso nel distretto di Brockton, Massachussetts. Pare che verranno forniti almeno 1000 di questi iPhone alla polizia e l’azienda starebbe lavorando per l’implementazione anche su dispositivi Android.
Il sistema non è stato ancora sufficientemente testato e ci sarebbero dei dubbi sull’effettiva legalità dei controlli a distanza senza il consenso di chi è fotografato. Ovviamente l’applicazione non sarà disponibile nell’AppStore. A seguire un breve video di presentazione del prodotto.
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Via | Macity
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