L’incredibile conferma arriva dai ragazzi di CultofMac: Apple avrebbe posto una serie di filtri che controllano, segretamente e in maniera del tutto invisibile all’utente, tutta la posta in uscita di MobileMe. Considerando le frequenti politiche di controllo messe in atto dall’azienda della mela, la notizia non sorprende del tutto. Si tratta, tuttavia, di una scoperta dalla portata non indifferente che minaccia di scatenare un nuovo scandalo-privacy a Cupertino.
Un esclusivo articolo pubblicato pochi minuti fa da CultOfMac conferma la presenza sui server MobileMe, di filtri che controllano il traffico in uscita generato dagli utenti iscritti al popolare servizio di cloud computing di Apple. Sembrerebbe infatti che oltre a bloccare lo spam in uscita, i filtri MobileMe oscurino anche contenuti politici ritenuti offensivi o inappropriati senza alcun messaggio di notifica per l’utente. Un utente di MacInTouch, Ken Rosenblum, ha dimostrato come i server Apple bloccassero ripetutamente un’email il cui contenuto riproduceva quello di una vera e propria propaganda politica. Riportiamo di seguito un breve estratto:
I governi autoritari di Siria, Grecia, Arabia Saudita e Yemen continuano a reprimere e massacrare inesorabilmente i propri popoli. I sanguinosi tentativi di manipolazione dei media e dei cittadini messi in atto da tali governi sono immorali e illegali. […]
Fermiamo l’oppressione dell’innocente popolo Arabo!
Ribelliamoci a questi opprimenti regimi autoritari!
Pari diritti per tutti!
Ad ulteriore conferma dell’esistenza concreta di filtri sul contenuto delle email, i ragazzi di CultofMac hanno provato ad inviare il messaggio di Rosenblum a tre diversi indirizzi email. Nonostante tali indirizzi avessero i filtri antispam disattivati, il messaggio non è stato mai recapitato. Lo stesso messaggio, inviato questa volta tramite l’applicazione Mail presente su ogni Mac, ha raggiunto correttamente i tre destinatari dimostrando che il blocco si applica esclusivamente alle email inviate tramite il servizio web di MobileMe. Ogni altra email dai contenuti non politici e non offensivi, invece, veniva inviata correttamente sia da web che da Mail.
Quelle che sembrano delle semplici misure antispam, dunque, potrebbero assumere i contorni di una vera e propria opera di censura. Se è vero, infatti, che tutti i più importanti fornitori di servizi di posta elettronica applicano filtri per contrastare l’enorme mole di email indesiderate che quotidianamente viaggiano sul web, Apple, ancora una volta, sembra essere in grado di distinguersi dalla concorrenza. Ogni email che non risponda ai criteri voluti dalla casa di Cupertino, infatti, viene semplicemente eliminata senza alcun sistema di notifica per l’utente che, ignaro dell’accaduto, ritiene che il proprio messaggio sia stato recapitato correttamente.
Al momento Apple non ha ancora rilasciato nessun commento in merito, ma siamo sicuri che, come per il famoso locationgate, una risposta non si farà attendere a lungo.
E voi cosa ne pensate? Si tratta solo di misure preventive o è in gioco la libertà di pensiero degli utenti?
Via | Cult of Mac
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