Come vi avevamo già annunciato in un articolo del mese scorso, il nostro amato melafonino sta per intraprendere un nuovo e lungo viaggio. La NASA, National Aeronautics Space Administration, ha deciso di imbarcarlo per la prossima ed ultima missione dello Space Shuttle che partirà domani alle 17.26 ora italiana.
Oltre alle decine di applicazioni di astronomia presenti nell’AppStore, l’iPhone permette anche di esplorare lo spazio grazie alle immagini mozzafiato messe a disposizione dalla NASA attraverso la sua applicazione ufficiale gratuita. Adesso il dispositivo di mamma Apple farà parte del carico per l’ultima missione dello Space Shuttle Atlantis, la STS-135, che decollerà dal Kennedy Space Center domani alle 11:26 (17.26 in Italia).
La missione 135 sarà l’ultima della flotta Space Shuttle e comprenderà due iPhone 4 modificati, che verranno utilizzati per esperimenti sulla Stazione Spaziale Internazionale (ISS). Il dispositivo si dice che sia stato rinforzato per l’uso nello spazio, tutte le comunicazioni wireless verranno disattivate e la batteria interna sarà sostituita con una esterna certificata per l’uso in orbita. È interessante notare che non sarà jailbroken.
La NASA non ha avuto tempo per certificare un dispositivo per l’esplorazione spaziale, né tanto meno ne possiede uno ufficiale. Ha pensato però che il melafonino potesse fare al proprio caso e ha dovuto solo personalizzarlo per adattarlo all’ambiente a gravità zero.
I due iDevices saranno forniti di un’applicazione chiamata SpaceLab. Questa aiuterà gli astronauti, che prenderanno parte alla missione, non solo per scopi di ricerca ma anche per individuare di volta in volta la loro posizione nello spazio. L’applicazione è stata sviluppata anche per un utilizzo “terrestre” ed è disponibile in AppStore a 0,79€
Le note di pubblicazione dicono che:
Il dispositivo, grazie alla grande base di sviluppatori, potrebbe anche diventare uno standard per gli astronauti della Stazione Spaziale Internazionale, con differenti applicazioni che verranno utilizzate per effettuare esperimenti, raccogliere immagini e comunicare.
E’ in arrivo l’era dello “SpaceTime”!
Via | 9to5mac
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