Anche Gene Munster, analista di Piper Jaffray e noto fra i cultori della Mela morsicata per aver più volte annunciato una TV marchiata Apple, si dice sicuro che il passo decisivo verso l’Apple TV sia stato rappresentato dall’annuncio di iCloud, il nuovo servizio di Apple che rende molto più semplice immagazzinare e condividere collezioni di file multimediali fra diversi dispositivi.
E’ facile immaginare che il servizio, attualmente limitato a foto e musica, possa estendersi presto a video e programmi TV. Questa volta anche altri analisti si sono schierati dalla parte di Munster, come Brian White di Ticonderoga Securities, che ha emesso una simile nota per i suoi clienti: la TV di Apple arriverà entro la fine dell’anno.
Tre depositi di brevetti confermerebbero questa ipotesi. Ma l’analisi di Munster si spinge oltre: la prossima Apple TV potrebbe adottare un modello simile all’AppStore, consentendo agli sviluppatori di creare applicazioni per la TV e creando così le basi per un successo simile a quello dell’iPhone.
I piani di Apple non coinvolgerebbero un set-top box, come l’attuale Apple TV, ma un vero e proprio televisore, un apparecchio molto più costoso, il cui prezzo potrebbe aggirarsi sui 1800 dollari e che farebbe lievitare immediatamente i ricavi della Casa di Cupertino di circa 2 miliardi di dollari all’anno.
Ricordiamo infine, che sulle “soffiate” di questi analisti vengono basate le scelte strategiche di investitori di grosso e medio calibro e che quindi vanno considerate con la doverosa serietà.
Via | AppleInsider
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