Quando Apple ha deciso che le applicazioni che contengono informazioni sui posti di blocchi stradali (DUI), che avvertono in anticipo i guidatori riguardo la presenza di pattuglie, non sarebbero più state accettate in AppStore, la domanda che ci si poneva era: “cosa sarebbe successo alle applicazioni già in vendita?”.
Alcune di queste, come Trapster, hanno eliminato gli avvisi sui posti di blocco ma hanno mantenuto le informazioni sugli autovelox. PhantomALERT invece ha rilasciato un comunicato stampa che è sembrato una sfida verso i senatori che si erano rivolti ad Apple per chiedere la cancellazione delle applicazioni di questo genere.
“Mentre altre applicazioni sono corse ai ripari, eliminando le informazioni sui posti di blocco, PhantomALERT non è stato coinvolto nella polemica dal momento che i DUI pubblicati sono quelli annunciati dalla polizia in anticipo tramite comunicati stampa. Quindi PhantomALERT riporta solo informazioni già pubbliche”
Questo era già preventivabile, dal momento che Apple non può eliminare dall’App Store le applicazioni che sfruttano informazioni già disponibili al pubblico. E così, Trapster ha eliminato tutti i riferimenti ai posti di blocco mentre DUI Dodger ha esortato gli utenti a scaricare l’applicazione prima che Apple modificasse le linee guida.
PhantomALERT, può essere scaricata gratuitamente e contiene un database con tutti gli incroci degli Stati Uniti e del Canada in cui sono disposti i semafori con fotocamera per rilevare le infrazioni. Inoltre, l’app emette degli avvisi acustici e visivi per segnalare al conducente la vicinanza a questi incroci per evitargli multe salate.
A quanto pare quindi, le applicazioni simili non verranno rimosse dall’AppStore a patto che vengano eliminati i DUI privati, restringendo la disponibilità esclusivamente a quelli pubblici. La via più semplice resta sempre quella di eliminare del tutto il servizio lasciando attivo esclusivamente quello dedicato agli Autovelox.
Via | Cultofmac
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