Alcuni rumors vogliono che il noto sito di shopping online abbia in programma la produzione di tablets, che potrebbero addirittura essere commercializzati per settembre. Tuttavia in questo post non vogliamo parlarvi di questo progetto, ma al contrario di un servizio che ha tutte le carte in regola per fare da solido supporto allo stesso.
Si tratta del Cloud Player, una delle già note offerte gratuite di Amazon, che per il momento risulta un qualcosa dalle potenzialità abbastanza limitate: comprando un brano musicale o un album dallo store potete, infatti, decidere di salvarlo sul vostro Cloud Drive (con 5 GB di spazio gratuito per l’utente) e riprodurlo successivamente tramite un player web-based.
In questo caso, lo spazio a vostra disposizione non verrà intaccato; se invece decidete di fare l’upload di un vostro mp3 (diversamente ottenuto), la quota libera sul disco diminuisce e questo rende per molti impossibile il salvataggio di intere compilation.
Ora Amazon sembrerebbe voler portare il tutto su un livello superiore e a tal proposito si vocifera che stia già intavolando trattative con numerose etichette discografiche. L’obiettivo è quello di raggiungere un accordo simile a quello siglato da Apple per iTunes Match.
Il servizio made in Cupertino, che sarà disponibile a partire da quest’autunno per 24,99$ l’anno, permetterà ovviamente di caricare le proprie canzoni, ma quando troverà brani già presenti in iTunes Store, li aggiungerà direttamente alla vostra libreria iCloud, pronti per essere ascoltati ovunque.
Rapido e conveniente, dunque, potrebbe dunque essere la marcia in più per iPad e co. che possono vantare, grazie ad iTunes, una pressochè inesauribile sorgente di musica, video, libri e chi più ne ha, più ne metta. Su questo piano, non c’è sfida per i dispositivi Android-powered, spesso accompagnati da servizi non all’altezza e non universalmente compatibili con i vari modelli.
Secondo il vostro parere, riuscirà Amazon a farsi spazio tra la concorrenza e a minare il dominio incontrastato di Apple nel campo tablet? Magari proprio grazie all’aiuto di questo tipo di servizi…
Via | Electronista
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