Nell’ultimo periodo, sono numerose le aziende americane che chiedono al Congresso degli Stati Uniti delle agevolazioni fiscali per rimpatriare i soldi depositati in conti offshore. In prima linea troviamo i colossi dell’informatica Apple, Microsoft e Google rispettivamente con 12mld, 29mld e 17mld depositati all’estero.
La proposta ha preso il nome di “rimpatrio dopo la vacanza” e a richiederla sono le maggiori aziende con sede negli Stati Uniti. Se il progetto dovesse passare, scrive il New York Times, le imposte federali sul reddito scenderebbero al 5,25% in un anno e le entrate erariali di decine di miliardi (che altrimenti resterebbero all’estero) allevierebbero il grave problema del deficit USA.
Secondo le aziende questa agevolazione economica darebbe linfa per la ripresa economica americana, che vedrebbe un’inniezione di capitali di oltre 750 miliardi di euro. Sarebbe un vero e proprio stimolo per la ripresa e offrirebbe anche più posti di lavoro. A sostegno della tesi è intervenuto anche Jim Rogers, capo della Duke Energy, l’azienda leader dell’energia nucleare negli USA che tiene all’estero 1,3 miliardi di dollari. Rogers afferma che per ogni miliardo investito si creano tra i 15mila e i 20mila posti di lavoro diretti o indiretti.
Via | ilSole24Ore
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