All’inizio dell’anno, Sony citò in giudizio Geohot per aver creato il jailbreak della Playstation 3. La vicenda si mosse su binari alterni, fin quando, a fine marzo, Geohot e Sony non raggiunsero un accordo che sanciva un’ingiunzione permanente ai danni dell’hacker. Una forma di “pace fatta” che segnò la conclusione della vicenda. Ma Sony non si è fermata qui.
Se per Geohot, bene o male, la situazione si è risolta, altri hacker non hanno avuto la stessa sorte. Graf_chokolo, nickname di un hacker che lavora sempre nel campo della PS3, ha recentemente pubblicato un messaggio nel quale spiega la sua situazione.
Ciao ragazzi, non ho più soldi per pagare le spese legali. Penso che andrò in carcere.
Sono però pronto a difendere tutto ciò che ho detto e anche ad andare in carcere. Non è importante tanto che io vinca, quanto che io dimostri loro che sono pronto a lottare, che non possono piegarmi così facilmente. Esatto, sono pronto ad andare in carcere per le cose in cui credo e per i principi che difendo.
La maggior parte delle persone probabilmente crede che tutti gli hacker che si occupano di computer e kernel sono ragazzini che si nascondono nelle loro cantine, mangiando pizza tutto il giorno e bisognosi di attenzioni :-) Può essere, ma io non sono così. E, alla fine, uscirò e continuerò il mio lavoro, che significa moltissimo per me.
Insomma alla Sony questa situazione proprio non è andata giù e non si ferma di fronte a nulla.
Via | iClarified
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