Molti di voi ricorderanno la questione del LocationGate che vide Apple implicata in un grande scandalo legato ad un file che salvava costantemente le coordinate della nostra posizione. In quell’occasione Steve Jobs affermò che non era Apple, ma Google a monitorare la posizione degli utenti e, come altre volte in passato, aveva ragione.
In quell’occasione la tracciatura degli utenti derivava da un bug per cui il file “consolidated.db” invece di svuotarsi periodicamente, manteneva tutti i dati salvati rendendoli potenzialmente accessibili a chiunque potesse analizzare il backup dei vostri iDevice.
Oggi, a differenza di diversi mesi fa, si parla di Google. Il portale CNet ha riportato che Google Maps può tracciare la posizione di qualsiasi iPhone, iPod Touch o iPad che sia collegato ad una rete Wi-Fi. Stando a quanto affermato, gli ID unici dei vostri dispositivi, o indirizzi MAC, sono costantemente inviati a Google durante l’utilizzo di Maps. Questo scambio di dati è necessario per migliorare il servizio di mappatura offerto e renderlo ancor più intelligente così da servire meglio l’utente finale.
Il rischio di cui vi parliamo deriva dall’intenzione di Google e Shyhook di rendere i loro database pubblici. Questo significa che chiunque conosca il numero identificativo dei vostri dispositivi potrebbe, attraverso Google Maps, rintracciare la vostra posizione con un margine di errore che varia dai 30 ai 60 metri. Ciò non è limitato ai vostri iDevice, ma anche a qualsiasi altro dispositivo sia stato connesso ad una rete WiFi, per cui anche i vostri portatili.
Voi cosa ne pensate? Un serio rischio per la privacy o una semplice esagerazione?
Via | Cultofmac
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