Un recente studio pubblicato dall’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OCSE) ha messo a confronto le tariffe roaming dati dei principali paesi mondiali. Il triste dato emerso è che i gestori di telefonia italiana fanno pagare i prezzi più cari ai propri utenti, che si vedono improvvisamente scalare dal credito pesanti somme. Con l’arrivo della nuova “Eurotariffa” qualcosa cambierà e anche gli operatori di “casa nostra” sono pronti a ridurre le spese telefoniche all’estero. Vediamo insieme le novità.
Con l’arrivo degli smartphone tuttofare e dell’uso massiccio di internet che da questi ci è stato “imposto”, anche all’estero ormai la connettività mobile diventa sempre più indispensabile. Come messo in evidenza da un interessante articolo de “La Repubblica”, internet in viaggio non è solo una fissa di chi non riesce a staccarsi dal lavoro, ormai è diventato davvero indispensabile.
Grazie ad una connessione viaggiare è molto più semplice: non c’è bisogno di comprare una guida turistica, basta consultare Wikipedia per sapere storia e curiosità di un monumento, una piazza o un museo. Possiamo pianificare l’itinerario in base alle condizioni metereologiche costantemente aggiornate, così come possiamo cercare un ristorante nelle vicinanze in base alle nostre esigenze, prezzo e voto degli utenti. Possiamo trovare subito il numero del taxi e caricare istantaneamente le foto del nostro viaggio.
Purtroppo, però, all’italiano in media costa di più. Le tariffe dati in roaming dei gestori italiani sono le più care di tutti i paesi dell’Unione Europea, ma la storia è destinata, in parte, a cambiare. Da Luglio, infatti, grazie al nuovo regolamento europeo, l’eurotariffa (così è chiamato il piano applicato a tutti i consumatori) subirà un ribasso in termini di spese sia sui piani voce che sui piani dati. Col nuovo regolamento, oltre alla riduzione delle spese su voce e internet, viene imposto ai gestori di disabilitare la connessione in caso di superamento della soglia di 50€ nel mese in corso, utile a preservare le tasche degli utenti sbadati. Il gestore di telefonia dovrà comunicare la spesa al consumatore, che potrà decidere di continuare a navigare a pagamento o fermarsi.
E’ bene precisare che l’eurotariffa vale nei paesi dell’UE, anche se alcuni operatori propongono tariffe identiche anche per alcuni paesi extraeuropei.
A parte ciò, dal 18 luglio, gli operatori italiani (Vodafone, Tim, H3G e Wind) modificheranno i piani e le offerte voce e dati per l’estero. Spiccano in particolare la nuova Passport di Vodafone che a 6€ al giorno offre 150Mb senza limiti di tempo e pagamento solo in caso di navigazione e TIMxSmartphone che con 2€ al giorno offre 10Mb di navigazione. In Austria, Australia, Danimarca, Gran Bretagna, Hong Kong, Irlanda, Svezia sono imbattibili le tariffe di 3 Italia che fa pagare, sotto la rete degli operatori locali del gruppo 3, come se navigassimo in Italia (a seconda dell’offerta attiva: per esempio, 1 euro per stare quattro ore sul web).
Queste misure intraprese dall’Unione Europea si propongono l’obiettivo di diminuire sempre più l’abissale differenza tra spesa estera e spesa nazionale dei consumatori che, come detto, per quelli italiani è la più elevata. Ci tocca comunque fare sempre bene i conti e calcolare bene le condizioni prima di partire.
Voi cosa ne pensate? Utilizzate internet all’estero durante i vostri viaggi?
Via | La Repubblica
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