Apple deposita ogni anno un numero impressionante di brevetti e, nella stragrande maggioranza dei casi, questi vengono approvati. Tuttavia, il fatto che un’idea venga brevettata non significa automaticamente che verrà trasformata in un prodotto reale.
A volte, però, il comportamento dell’azienda lascia intuire un certo grado di insistenza, e quindi di reale interesse verso l’idea. È proprio questo il caso del brevetto intitolato “Electronic device with wrap around display”, che Apple ha ottenuto per la seconda volta.
Questa nuova concessione si va ad aggiungere a una lunga serie di versioni precedenti. Apple ha infatti depositato varie varianti di questo stesso concetto fin dal 2013 e nel 2020 sono emersi almeno altri due brevetti simili. L’attuale brevetto, approvato di recente, risale alla domanda iniziale del 2019. Quando un brevetto viene modificato dopo essere stato già concesso, si tratta di una prassi piuttosto comune, ma anche significativa: Apple non presenta nuove versioni a caso, e se insiste così tanto su un’idea, un motivo ci sarà.
Il documento descritto in questa nuova iterazione introduce un elemento molto interessante, ovvero la flessibilità del display, dettaglio che potrebbe avere implicazioni anche per tecnologie come i futuri iPhone pieghevoli. Il brevetto fa riferimento a un display flessibile inserito all’interno di un alloggiamento trasparente che può mostrare contenuti su qualsiasi parte del dispositivo.
È proprio questa capacità di mostrare informazioni su qualunque superficie visibile dell’iPhone o dell’iPad che sembra interessare maggiormente Apple. Secondo l’azienda, gran parte delle superfici dei dispositivi — in particolare i lati e il retro — restano inutilizzate nella configurazione attuale. Un display avvolgente permetterebbe di massimizzare l’uso dello spazio disponibile, una priorità quando si ha a che fare con dispositivi dalle dimensioni ridotte.
Il brevetto si concentra più sul processo teorico di produzione di questo tipo di schermo che sul prodotto finito in sé. Tuttavia, descrive un sistema in cui il display potrebbe “muoversi” all’interno della scocca, comparendo dove richiesto, e adattandosi a diverse esigenze d’uso.
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