Apple ha ufficialmente annunciato il rebranding della sua piattaforma pubblicitaria: Search Ads cambia nome e diventa Apple Ads, una mossa che riflette l’espansione del business pubblicitario della compagnia ben oltre i risultati di ricerca dell’App Store.
Inizialmente, quando Apple ha introdotto gli annunci sull’App Store, questi venivano mostrati solo nei risultati di ricerca ed è proprio da qui che nasce il nome “Search Ads”. Tuttavia, con il tempo l’offerta si è ampliata in modo significativo. Adesso gli sviluppatori possono acquistare spazi pubblicitari non solo nella scheda “Oggi”, ma anche nella scheda “Cerca” e persino nella parte inferiore delle pagine prodotto di altre app, nella sezione “Potrebbe piacerti”.
Per questo motivo, il vecchio nome non era più rappresentativo dell’attuale portata del servizio. Il passaggio a Apple Ads è quindi una scelta più coerente e probabilmente pensata anche in vista di una futura espansione in nuove aree, come confermano alcune indiscrezioni degli ultimi mesi.
Apple sarebbe infatti da tempo interessata a estendere la pubblicità anche ad altre applicazioni native, come Mappe, con l’obiettivo di incrementare ulteriormente le entrate del suo redditizio settore dei servizi. Un nome più generico come “Apple Ads” permette di coprire eventuali nuove iniziative pubblicitarie in modo più naturale.
Nel comunicato inviato agli sviluppatori, Apple ha giustificato la scelta del nuovo nome con le seguenti parole:
“Quando Apple Search Ads è stato lanciato nel 2016, offrivamo un solo posizionamento pubblicitario in cima ai risultati di ricerca. Oggi gli inserzionisti possono pubblicare annunci in più posizioni all’interno dell’App Store, quindi abbiamo deciso di cambiare nome”.
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