L’industria dell’intelligenza artificiale ha sempre più bisogno di chip specializzati e OpenAI non vuole più dipendere da fornitori esterni. Secondo un nuovo report di Reuters, l’azienda dietro ChatGPT sta accelerando i lavori sul suo primo chip AI personalizzato, con l’obiettivo di averlo pronto entro la fine dell’anno.
Secondo quanto riferito da fonti vicine al progetto, OpenAI avrebbe quasi completato la fase di progettazione e prevede di avviare la produzione del chip nei prossimi mesi. TSMC, il colosso taiwanese già fornitore di Apple, sarebbe il candidato principale per la produzione dei chip di OpenAI.
Sviluppare un chip personalizzato è un processo estremamente costoso e complesso. La cosiddetta fase di “tape-out”, che segna la finalizzazione del design prima della produzione, può costare decine di milioni di dollari e richiedere fino a sei mesi. Anche un piccolo errore potrebbe costringere OpenAI a ripetere l’intero processo.
Inizialmente, il nuovo chip sarà utilizzato per eseguire modelli di intelligenza artificiale con un ruolo limitato. Tuttavia, la roadmap dell’azienda prevede che in futuro potrà essere usato anche per l’addestramento di modelli AI. Se il progetto avrà successo, gli ingegneri di OpenAI sono già pronti a lavorare su versioni ancora più potenti.
Questa mossa potrebbe ridurre significativamente la dipendenza di OpenAI da Nvidia, attualmente leader del mercato dei chip AI con le sue GPU avanzate. Un trend simile sta coinvolgendo anche altri giganti tecnologici: Apple, ad esempio, usa chip Amazon per pre-addestrare i suoi modelli di Apple Intelligence, ma sarebbe al lavoro su un proprio chip AI in collaborazione con Broadcom.
Meta e Microsoft stanno già investendo miliardi di dollari nell’infrastruttura AI, mentre startup emergenti come la cinese DeepSeek stanno dimostrando che è possibile sviluppare modelli AI avanzati con risorse hardware più limitate.
Leggi o Aggiungi Commenti