Negli ultimi mesi, Disney+ ha perso 700.000 abbonati a livello globale, un dato che segna la prima battute d’arresto per la piattaforma di streaming lanciata nel 2019.
Secondo il report finanziario relativo al primo trimestre fiscale 2025 (che corrisponde agli ultimi 3 mesi del 2024), il numero totale di utenti paganti è sceso a 124,6 milioni, rispetto ai 125,3 milioni del trimestre precedente. Sebbene il calo non sia drammatico, rappresenta un segnale chiaro: il mercato dello streaming sta diventando sempre più competitivo e gli utenti, di fronte all’aumento dei prezzi, stanno riconsiderando le proprie scelte.
Una delle cause principali del calo di abbonati infatti, sembra essere proprio l’aumento dei prezzi, una strategia adottata da molte piattaforme streaming negli ultimi anni. Se prima un utente riusciva a mantenere attivi più abbonamenti a diverse piattaforme, adesso inizia a pensare e fare delle considerazioni su quale mantenere.
Quando Disney+ venne lanciato, il costo era decisamente contenuto e questo era uno dei suoi principali punti di forza rispetto a Netflix, Amazon Prime Video ed Apple TV+. Ora, con i recenti aumenti, l’attrattiva del servizio inizia a diminuire per alcuni utenti, che si stanno spostando verso alternative più convenienti.
Attualmente, in Italia, i piani tariffari di Disney+ sono:
- Standard con pubblicità: 5,99€/mese
- Standard senza pubblicità: 9,99€/mese (99,90€/anno)
- Premium: 13,99€/mese (139,90€/anno) con opzione “utente extra”
Questi rincari, uniti ad un catalogo che non sempre propone novità di richiamo, potrebbero aver spinto alcuni abbonati a disdire temporaneamente il servizio, in attesa di contenuti più interessanti.
Un altro fattore che ha influenzato la perdita di abbonati è la nuova politica sulla condivisione delle password.
Da settembre 2024, Disney ha introdotto una restrizione simile a quella di Netflix: gli account possono essere utilizzati solo dai membri della stessa famiglia convivente. Chi vuole condividere il proprio abbonamento con persone esterne deve ora pagare un costo aggiuntivo.
Questa mossa ha penalizzato chi divideva il costo dell’abbonamento con amici o parenti, rendendo il servizio meno conveniente. Il CEO Bob Iger ha confermato che il tasso di cancellazione è stato più alto del previsto, anche se inferiore alle stime più pessimistiche.
Disney prevede che anche nel secondo trimestre del 2025 gli abbonamenti potrebbero continuare a diminuire, segno che l’effetto combinato di aumenti di prezzo e nuove restrizioni si farà ancora sentire.
Tuttavia, non tutte le notizie sono negative per l’azienda. Hulu, anch’esso di proprietà Disney, ha registrato un incremento di 1,6 milioni di nuovi abbonati negli USA, raggiungendo un totale di 53,6 milioni di utenti paganti. Inoltre, l’incredibile successo al botteghino di Oceania 2, che ha superato il miliardo di dollari di incassi, ha contribuito a far crescere i ricavi aziendali del 4,8%.
L’andamento di Disney+ dimostra che gli utenti stanno diventando sempre più selettivi. Con l’aumento dei prezzi e la fine della condivisione libera degli account, molti stanno valutando alternative più convenienti o disattivando temporaneamente il servizio, riattivandolo solo in presenza di contenuti di loro interesse.
Leggi o Aggiungi Commenti