Per la prima volta dalla sua nascita nel 2008, Spotify ha registrato un anno interamente in attivo. Sebbene in passato l’azienda avesse registrato utili in alcuni trimestri, non era mai riuscita a chiudere un anno fiscale senza subire perdite.
Uno dei fattori che potrebbe aver contribuito a questo risultato è la recente decisione di Apple di consentire a Spotify di mostrare i prezzi direttamente nell’app per iOS all’interno dell’Unione Europea e di reindirizzare gli utenti al sito per abbonarsi, evitando così la commissione del 30% imposta dall’App Store.
Spotify aveva sempre giustificato le perdite con la strategia di crescita a lungo termine, ma nel 2023 ha cambiato approccio, con l’obiettivo di raggiungere finalmente la redditività. I dati finanziari dell’ultimo trimestre del 2024 confermano che l’obiettivo è stato centrato:
“Abbiamo chiuso il quarto trimestre più forti che mai, superando le aspettative su tutti i principali indicatori e celebrando il nostro primo anno interamente in utile”.
I risultati mostrano una crescita significativa sia nell’utilizzo della piattaforma che nel numero di abbonati premium.
- Gli utenti attivi mensili sono aumentati del 12% rispetto all’anno precedente, raggiungendo quota 675 milioni.
- Gli abbonati premium sono aumentati dell’11%, raggiungendo i 263 milioni.
Questo risultato è stato possibile grazie alla recente apertura di Apple alle normative europee. Dopo anni di restrizioni, quest’ultima ha concesso a Spotify la possibilità di mostrare i prezzi all’interno dell’app e di promuovere offerte speciali, permettendo agli utenti di abbonarsi direttamente dal sito senza passare per l’App Store.
La decisione arriva a tre mesi di distanza dal blocco, da parte di Apple, di un aggiornamento dell’app Spotify con queste funzionalità e a quattro mesi di distanza dalla multa da 2 miliardi di dollari inflitta dall’Unione Europea per pratiche anticoncorrenziali.
Non è mai stato del tutto chiaro il motivo per cui Apple avesse inizialmente respinto questa possibilità, dato che sembrava rientrare nelle nuove regole previste dal Digital Markets Act.
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