Secondo quanto riportato da Mark Gurman di Bloomberg, Apple avrebbe deciso di cancellare lo sviluppo degli occhiali AR progettati per funzionare con il Mac. L’idea era quella di creare un dispositivo dall’aspetto tradizionale, ma con funzionalità di realtà aumentata. Tuttavia, diversi ostacoli tecnici hanno reso il progetto impraticabile con la tecnologia attuale.
Inizialmente, Apple aveva pensato di alimentare gli occhiali tramite l’iPhone, ma le limitazioni in termini di potenza e autonomia hanno fatto sì che il focus si spostasse sul Mac. Anche questa soluzione, però, si è rivelata poco convincente: un dispositivo del genere avrebbe richiesto le prestazioni di un iPhone con un decimo del consumo energetico, senza generare eccessivo calore. Inoltre, l’integrazione di una batteria avrebbe reso gli occhiali troppo pesanti.
Il progetto, che prevedeva occhiali più leggeri rispetto al Vision Pro, senza fascia per la testa né display frontale, è stato quindi accantonato. Tra le soluzioni sperimentate, Apple aveva sviluppato anche lenti con tinte variabili a seconda delle attività dell’utente, per segnalare agli altri quando era concentrato sul lavoro.
L’idea degli occhiali AR di Apple è stata a lungo oggetto di speculazioni, ma la realtà è che la tecnologia necessaria non è ancora pronta. Già nel 2017, Tim Cook aveva dichiarato che la qualità richiesta per un prodotto simile non era ancora raggiungibile e la situazione non sembra essere cambiata.
Nonostante la cancellazione del progetto, Apple continua a investire nello sviluppo di display microLED personalizzati che potrebbero essere utilizzati in futuro per gli occhiali AR. Nel frattempo, la concorrenza non sta ferma: Meta sta sviluppando i suoi occhiali AR “Orion”, sebbene siano ancora in fase di prototipo e abbiano un costo di produzione superiore ai 10.000 dollari. Meta punta a un lancio nel 2027, anno in cui anche Apple avrebbe inizialmente voluto presentare i propri occhiali AR.
Al momento, l’azienda di Cupertino si concentra sul miglioramento della linea Vision Pro, ma non esclude di tornare a lavorare su un paio di occhiali AR quando la tecnologia lo permetterà.
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