In anticipo rispetto agli anni passati, Apple ha condiviso le prime statistiche ufficiali sull’adozione di iOS 18, rilasciato lo scorso settembre. Secondo i dati dell’azienda, il 76% degli iPhone introdotti negli ultimi quattro anni ha già installato il nuovo sistema operativo. La percentuale scende al 63% per gli iPad dello stesso periodo. Se si considerano tutti gli iPhone in circolazione, iOS 18 è presente sul 68% dei dispositivi, mentre per gli iPad il valore si ferma al 53%.
Un tasso di adozione stabile rispetto a iOS 17
Questi numeri indicano un andamento in linea con quello registrato lo scorso anno con iOS 17. A febbraio 2024, infatti, il 76% degli iPhone più recenti aveva già installato iOS 17, con un tasso del 66% su tutti i dispositivi. Anche per gli iPad il confronto è simile: 61% di adozione per i modelli più recenti e 53% per il totale, proprio come i numeri attuali.
Questa stabilità dimostra come molti utenti siano ancora restii ad aggiornare subito i propri dispositivi. Infatti, il 19% degli iPhone è ancora fermo ad iOS 17, mentre il 13% utilizza versioni più datate. Per gli iPad, il 28% resta su iPadOS 17 e il 19% su versioni precedenti.
Nuove funzionalità in arrivo con iOS 18.3 e iOS 18.4
Apple rilascerà iOS 18.3 ed iPadOS 18.3 la prossima settimana, aggiornamenti che potrebbero incentivare nuovi utenti ad effettuare l’upgrade. Ma il vero punto di svolta arriverà con iOS 18.4, atteso per Aprile, che introdurrà nuove funzionalità di Siri legate all’intelligenza artificiale oltre che al debutto di Apple Intelligence in Italia ed in altri Paesi.
Bisogna però notare che le migliorie basate sull’intelligenza artificiale saranno disponibili solo sui modelli più recenti, come iPhone 15 Pro e tutti gli iPhone 16, escludendo dispositivi più datati. Questo potrebbe essere uno dei motivi per il quale molti utenti con iPhone più vecchi, come iPhone XS e iPhone XR, non hanno ancora aggiornato.
Anche se iOS 18 è compatibile con dispositivi lanciati fino a sei anni fa, la mancanza di nuove funzioni esclusive per i modelli meno recenti potrebbe ridurre l’attrattiva dell’aggiornamento. Resta da vedere se le prossime versioni del sistema operativo riusciranno a convincere più utenti a fare il salto.
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