TSMC ha ottenuto risultati sorprendenti nella produzione sperimentale dei suoi chip a 2 nanometri, superando il rendimento del 60%. Secondo fonti della supply chain taiwanese, questo traguardo pone l’azienda in una posizione ideale per avviare la produzione di massa nel 2025, aprendo la strada alla commercializzazione di questi chip nei modelli di iPhone 18 Pro nel 2026.
La tecnologia a 2 nm rappresenta un salto generazionale significativo, grazie a un’architettura innovativa basata su nanosheet che supera le prestazioni del processo 3 nm FinFET attualmente in uso. La produzione sperimentale si sta svolgendo presso lo stabilimento di Baoshan, a Hsinchu, nella zona settentrionale di Taiwan, ma TSMC prevede di trasferire le competenze acquisite al sito produttivo di Kaohsiung per la produzione su larga scala.
Questa evoluzione tecnologica gioverà non solo ad Apple, ma anche ad altri settori emergenti come l’intelligenza artificiale. Il CEO di TSMC, C.C. Wei ha infatti sottolineato una domanda inaspettatamente crescente per questa tecnologia avanzata, spingendo l’azienda ad accelerare i preparativi per la produzione su larga scala.
Secondo recenti indiscrezioni, gli iPhone 18 Pro saranno i primi dispositivi a beneficiare di questi chip a 2nm, combinati con 12 GB di RAM per prestazioni ancora più elevate. Tuttavia, i modelli standard della linea iPhone 18 continueranno probabilmente a utilizzare un processo 3nm migliorato, una scelta dettata da ragioni di costo.
A medio termine, TSMC punta al 2026 con l’introduzione del processo A16 (1,6 nm), che utilizzerà transistor nanosheet e un’architettura Super Power Rail (SPR). Questa combinazione dovrebbe garantire un incremento delle prestazioni fino al 10%, una riduzione del consumo energetico fino al 20% e un aumento della densità dei chip fino al 10%.
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