La prima stagione natalizia dell’Apple Vision Pro è appena iniziata, ma non mancano le critiche sul suo presunto flop commerciale. Il prezzo di 3.500 $ e il concetto innovativo sembrano aver scoraggiato molti, al punto da spingere alcuni a definirlo un fallimento. Tim Cook, però, non ci sta e risponde con tre semplici parole che difendono le prestazioni del dispositivo: Prodotto per early adopter.
In due interviste recenti, una al Wall Street Journal e l’altra a WIRED, il CEO di Apple ha ribadito che il Vision Pro non è destinato al mercato di massa.
“È un prodotto per early adopter, per chi vuole la tecnologia di domani oggi”, ha dichiarato Cook. “A 3.500 dollari non è un dispositivo per tutti, ma fortunatamente ci sono abbastanza persone in questa categoria da renderlo entusiasmante”.
La strategia di Apple sembra chiara. Il Vision Pro è un primo passo verso un ecosistema più solido per la realtà aumentata e virtuale, destinato a evolversi nel tempo.
Il Vision Pro rappresenta qualcosa di raro nella storia recente di Apple: un prodotto pensato specificamente per i pionieri della tecnologia. Negli anni, il successo di dispositivi come iPhone e Apple Watch ha stabilito aspettative altissime per ogni nuovo lancio. Tuttavia, a differenza dei prodotti di massa, il Vision Pro non è stato ottimizzato immediatamente per il grande pubblico.
Questa strategia ricorda i primi anni di Apple, quando i suoi prodotti richiedevano un certo grado di sperimentazione e pazienza da parte degli utenti. Con il Vision Pro, l’azienda sta nuovamente abbracciando questa filosofia, permettendo agli utenti più curiosi e disposti a investire di sperimentare una tecnologia che definisce il futuro.
La realtà aumentata e virtuale richiede un ecosistema solido, e il Vision Pro ne rappresenta il catalizzatore. Apple mira a sviluppare questa infrastruttura gradualmente, permettendo agli sviluppatori di creare esperienze uniche e agli utenti di esplorare nuove possibilità.
Tim Cook stesso lo ha sottolineato:
“La vera prova per noi è l’ecosistema”.
Questo dimostra come il Vision Pro sia solo l’inizio di un percorso che mira a rendere la realtà aumentata più accessibile, con versioni future più leggere, intuitive e abbordabili.
L’idea che ogni nuovo prodotto debba essere un successo immediato potrebbe limitare l’audacia e la creatività di Apple. Al contrario, consentire il lancio di dispositivi sperimentali come il Vision Pro, affiancati ai bestseller tradizionali come l’iPhone, potrebbe invece aprire nuove strade all’innovazione tecnologica.
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