Meta si prepara a un investimento senza precedenti nel campo delle infrastrutture digitali, pianificando la costruzione di un enorme cavo in fibra ottica sottomarino che circumnavigherà il globo. Secondo fonti vicine all’azienda, il progetto richiederà un investimento stimato di oltre 10 miliardi di dollari e potrebbe segnare una svolta significativa nella strategia infrastrutturale di Meta.
Il cavo, che si estenderà per oltre 40.000 chilometri, sarà il primo ad essere interamente posseduto e gestito da Meta. Il tracciato a forma di “W” intorno al globo partirà dalla costa orientale degli Stati Uniti per raggiungere l’India attraverso il Sudafrica. Successivamente, proseguirà verso la costa occidentale americana passando per l’Australia e il Sudafrica. Questa configurazione mira a evitare le aree geopoliticamente instabili, come il Mar Rosso, il Mar Cinese Meridionale, lo Stretto di Malacca e Singapore.
Secondo quanto riportato, l’annuncio ufficiale del progetto è atteso per l’inizio del 2025. Una volta completato, questo progetto potrebbe rafforzare la posizione di Meta nel settore delle infrastrutture digitali globali, migliorando la connettività per miliardi di utenti.
Tradizionalmente, la costruzione di cavi sottomarini era gestita da consorzi di compagnie di telecomunicazioni. Tuttavia, negli ultimi anni, giganti tecnologici come Google, Amazon e Microsoft hanno iniziato a investire direttamente in questo settore. Google, ad esempio, è già coinvolta in 33 rotte sottomarine, alcune delle quali di sua esclusiva proprietà. Meta, con questo progetto, si unirebbe al ristretto gruppo di aziende tecnologiche che gestiscono autonomamente reti di comunicazione sottomarine.
L’India rappresenta un punto focale del progetto, essendo il paese con il maggior numero di utenti per Meta: 375 milioni su Facebook, 363 milioni su Instagram e 536 milioni su WhatsApp. Secondo Sunil Tagare, esperto del settore e fondatore di Flag Telecom, l’India potrebbe diventare un hub strategico per l’infrastruttura di calcolo necessaria all’intelligenza artificiale, offrendo costi significativamente inferiori rispetto agli Stati Uniti. In un contesto globale caratterizzato da crescenti tensioni geopolitiche, la scelta di Meta di possedere e gestire interamente la propria rete è una mossa strategica.
Recentemente, episodi come i danni ai cavi sottomarini nel Mar Rosso attribuiti ai ribelli Houthi, il sospetto sabotaggio di un cavo nel Mar Baltico da parte della Russia e altri incidenti nelle acque europee hanno messo in luce la vulnerabilità di queste infrastrutture.
Negli Stati Uniti, la Federal Communications Commission (FCC) ha annunciato una revisione delle licenze per i cavi sottomarini, la prima in decenni, con un’attenzione particolare agli aspetti di sicurezza nazionale e alla proprietà delle infrastrutture. In questo contesto, l’approccio di Meta assume una rilevanza strategica ancora maggiore, poiché il percorso del nuovo cavo è stato progettato per garantire la massima sicurezza, evitando le aree a rischio.
Al momento, Meta non ha rilasciato commenti ufficiali sulle indiscrezioni riguardanti il progetto. Tuttavia, si prevede che nei primi mesi del 2025 verranno forniti maggiori dettagli, inclusi il percorso definitivo, la capacità dell’infrastruttura e le motivazioni strategiche dietro questo investimento senza precedenti.
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