Il 2024 era atteso come l’anno del “supercycle” degli smartphone, spinto dalle innovazioni nell’intelligenza artificiale e dai modelli pieghevoli. Tuttavia, secondo i dati appena pubblicati dall’IDC (International Data Corporation), il boom previsto non si è verificato.
Nonostante una crescita del 6,2% nelle spedizioni globali di smartphone rispetto agli anni precedenti, il fenomeno non è stato trainato dall’intelligenza artificiale generativa (GenAI) o dai dispositivi pieghevoli, ma da fattori più tradizionali. Sorprendentemente, sono i dispositivi economici a rivelarsi il vero motore della ripresa del mercato.
Le previsioni dell’IDC mostrano una crescita quasi piatta per gli iPhone (+0,4%), mentre i dispositivi Android registrano un incremento più significativo del 7,6%. Tuttavia, né l’intelligenza artificiale generativa né i dispositivi pieghevoli sembrano avere un impatto rilevante sulle vendite globali.
L’AI è una priorità per molti produttori, ma non ha ancora spinto gli utenti a cambiare dispositivo. Allo stesso modo, nonostante i dispositivi pieghevoli continuino a fare notizia, le spedizioni sono diminuite del 7,4% nel terzo trimestre del 2024, anche con nuovi modelli lanciati dai principali marchi.
Il vero impulso arriva dai dispositivi di fascia bassa, che soddisfano le esigenze di aggiornamento attese da tempo in molte parti del mondo. Questa tendenza dimostra che il mercato degli smartphone si sta riprendendo, ma non grazie alle tecnologie all’avanguardia, bensì grazie alla domanda di base.
Per il futuro, IDC prevede che l’AI e i dispositivi pieghevoli potranno guidare la crescita nei segmenti premium nei prossimi anni, ma al momento la tanto attesa rivoluzione AI nei dispositivi mobili è ancora lontana.
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