L’intelligenza artificiale nei dispositivi Apple non è il frutto del caso, ma il risultato di una visione strategica avviata anni fa. Durante l’episodio esclusivo del podcast The Circuit, i dirigenti Apple Tom Boger e Tim Millet hanno svelato come una decisione presa nel 2017 abbia gettato le basi per l’Apple Intelligence oggi integrata nei dispositivi con chip M1.
Nel 2017, Apple ha introdotto il Neural Engine per migliorare la fotografia computazionale nei suoi dispositivi. Tuttavia, lo stesso anno segnò anche un momento cruciale per l’AI. Un importante documento scientifico, intitolato Attention is All You Need, introdusse il concetto di reti neurali basate su trasformatori, aprendo la strada all’intelligenza artificiale avanzata.
Secondo Tim Millet, il team Apple iniziò immediatamente a studiare queste nuove tecnologie e a riprogettare il Neural Engine:
“Abbiamo iniziato a lavorare sulla nuova architettura del Neural Engine appena l’abbiamo lanciato. Questo ci ha permesso, nel 2020, di essere pronti a supportare le reti neurali avanzate con l’M1”.
Grazie a questa scelta, i Mac dotati di Apple Silicon sono oggi in grado di sfruttare appieno le potenzialità dell’intelligenza artificiale. Nonostante l’AI non fosse ancora una realtà concreta nel 2017, la lungimiranza di Apple ha permesso all’azienda di essere pronta ad affrontare le nuove tendenze tecnologiche anni dopo.
L’intervista completa è disponibile su Apple Podcast ed è un’occasione unica per scoprire i dettagli che stanno alla base dell’innovazione Apple.
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