Durante la presentazione dell’iPhone 16, gran parte delle novità ruotava attorno ad Apple Intelligence. Tuttavia, molti critici hanno accusato l’azienda di essere arrivata in ritardo nella corsa all’intelligenza artificiale. Un recente articolo ha addirittura suggerito che questa opinione sia condivisa anche da alcuni “pezzi grossi” all’interno della stessa Apple.
Nonostante ciò, Tim Cook, CEO di Apple, ha espresso un punto di vista differente in una nuova intervista, sostenendo che l’approccio della compagnia nei confronti dell’intelligenza artificiale è parte di una strategia collaudata. Apple, dice, ha sempre dato priorità alla qualità rispetto alla velocità.
Cook ha parlato con Ben Cohen del Wall Street Journal, spiegando la filosofia che guida l’innovazione in Apple.
“C’è un’idea che racchiude l’approccio all’innovazione che rende tutto possibile, e forse è la teoria unificata che meglio rappresenta Apple. Si tratta di una filosofia composta da quattro parole che descrivono il passato, il presente e senza dubbio il futuro dell’azienda: ‘Non primi, ma i migliori'”.
Questa filosofia, spiega Cook, è stata decisiva nel plasmare il modo in cui Apple affronta tecnologie come lo Spatial computing e l’intelligenza artificiale. Durante l’intervista, tenutasi presso il Caffè Macs nel campus di Apple, Cook ha spiegato che l’obiettivo principale dell’azienda è sempre stato creare prodotti eccezionali che migliorino la vita delle persone.
Cook ha poi aggiunto:
“A volte puoi essere sia il primo che il migliore, ma ogni volta che devi scegliere tra i due, c’è solo una risposta. Se parli con 100 persone qui dentro, tutte ti direbbero la stessa cosa: è sempre una questione di essere i migliori”.
Cook è famoso per leggere regolarmente le email dei clienti e, recentemente, ha raccontato a Jimmy Fallon che utilizza Apple Intelligence per riassumere queste comunicazioni:
“Mi ha cambiato la vita, davvero”.
Interrogato su quanto l’intelligenza artificiale cambierà la vita degli utenti Apple, Cook non ha dubbi: “Profondamente”. Paragona Apple Intelligence ai più grandi innovazioni del passato come la ghiera cliccabile dell’iPod e l’interfaccia touch dell’iPhone.
“Penso che guarderemo indietro e vedremo che è stato uno di quei momenti in cui un cambiamento tecnologico ti ha portato su una curva completamente diversa”, ha dichiarato.
Cook è convinto che lo stesso discorso valga per i prodotti Apple Vision. Anche se ammette che, attualmente, il Vision Pro è perlopiù utilizzato per guardare film, sottolinea che nessuna delle linee di prodotti di successo di Apple ha avuto un impatto immediato.
“Al prezzo di $3.500, non è un prodotto di massa”, afferma Cook. “In questo momento, è un prodotto per gli early adopter. Persone che vogliono avere la tecnologia di domani oggi – è per loro. Fortunatamente, c’è un numero sufficiente di persone in quella categoria da renderlo entusiasmante”.
Cook conclude ribadendo una lezione appresa dal successo di prodotti iconici come iPod, iPhone e AirPods:
“Non accade tutto in una notte. Nessuno di questi prodotti lo ha fatto”.
Leggi o Aggiungi Commenti